1. mia cugina federica


    Data: 05/05/2018, Categorie: Incesti Autore: jojo69, Fonte: RaccontiMilu

    ... attimo e subito dopo furono i nostri occhi che furono catturati ognuno dal corpo dell�altro. Avevamo, finalmente, la possibilità di poterci osservare con calma senza pericolo che qualcuno ci vedesse o ci mettesse premura. Come dice un vecchio proverbio, anche l�occhio vuole la sua parte, e qui le parti da guardare erano tante e tutte con attenzione. Dal viso regolare e bellissimo, incorniciato da capelli biondi come l�oro, ai seni pieni e rigogliosi con delle fragoline in cima che dicevano mangiami, mangiami, dai fianchi alti perfettamente modellati alle cosce sode, dritte e affusolate, dalla fica che si intravedeva sotto il bosco dorato a quella magnificenza di culo che completava una schiena dritta e liscia. Che spettacolo. Restai a bocca aperta davanti a quello spettacolo della natura tanto che fu lei a svegliarmi da quella specie trance in cui ero caduto, abbagliato da tanta bellezza, scuotendomi per un braccio. Le sorrisi scuotendo la testa, pensando che mai e poi mai avrebbe capito che cosa rappresentasse lei per me, e per giunta nuda. Tornando completamente in me le cinsi le spalle stringendola a me nel gesto più affettuoso che in quel momento mi suggeriva l�istinto, e quel contatto bastò a darmi la carica. Adesso la guardavo come un uomo guarda una donna, con voglia, con desiderio, con amore, con bramosia, con tenerezza, con passione. Per questo la baciai dolcemente, facendole sentire, però, la lingua che cercava la sua, le mie mani si mossero all�unisono sui suoi ...
    ... seni stringendoli per poi vellicarli, dolcemente, il mio cazzo s�incuneò tra le sue cosce cercando un alloggiamento più consono, per questo la trascinai sul letto più vicino e feci l�amore con lei. Dopo esserci pasciuti di sensazioni troppo a lungo represse cominciammo i nostri soliti giochini. Così mentre seguivo con un dito il perimetro dei suoi seni titillando ogni tanto i capezzoli, lei mi menava mollemente il cazzo, ma siccome le tette delle donne per me sono più di una calamita, cominciai a stuzzicargliele con maggior veemenza, a cui seguì, per contrappunto, un più veloce lavorio della sua mano. Sembrava una gara per chi riusciva ad eccitare prima e di più l�avversario. Il risultato fu che, entrambi, ci ritrovammo con la voglia di ricominciare e quale miglior modo per eccitarci ancor di più se non un sessantanove? Le nostre bocche si attaccarono al sesso del partner e all�unisono cominciammo a leccarci e succhiarci; la sua fica, aperta come un�ostrica, m�invitava, col suo color roseo, a leccarla, suggendo così, sapori indescrivibili, e mentre mi pascevo di lei, col dito le titillavo il clitoride, spandendo i suoi succhi lungo la zona perineale per arrivare al buco del culo. Qui mi sono attardato più del necessario infilandoci dentro un dito e provocando un involontaria contrazione dello sfintere che si allentò poco dopo, a mano a mano che si abituò a quell�insolita intrusione, il che mi fece ben sperare per una migliore conclusione di quell�incontro così inaspettato. ...
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