1. Claudia, l'amica di mia moglie


    Data: 07/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: giov60, Fonte: Annunci69

    ... visione: la signora indossa solo un ricercato intimo composto da una guepiere con un balconcino al posto del reggiseno dove fanno bella mostra sue montagne di morbida carne impreziosite da due aureole scure con al centro due duri capezzoli, uno slip che a mala pena contiene un figone da cavalla di razza e un paio di calze allacciate al reggicalze che inguainano due splende e lunghe gambe. Il tutto su un paio di decolté tacco 10.
    
    Mi fissa con sguardo di sfida e di femmina che sa cosa vuole.
    
    “Allora che ne dici? Sono da buttare via oppure vuoi passare le prossime due ore a scoprire questo territorio inesplorato?!” “Sappi che tua moglie non sa nulla di quanto sta per accadere e che, al suo rientro a casa, indosserà un bel paio di corna, cosi da pareggiare quelle che tu, già da tempo, porti con orgoglio!”
    
    Avrei voluto rispondere per le rime a quelle parole, ma avevo la bocca semiaperta per la meraviglia mentre la mia lingua, come dotata di propria volontà, già aveva iniziato a leccare le labbra, come fa un bambino di fronte al barattolo della nutella; il pantaloncino di leggera maglina che indossavo veniva deformato sempre più dal mio uccello che, da testa di cazzo qual è, aveva immediatamente iniziato a gonfiarsi per non sfigurare davanti a tanta abbondanza di donna.
    
    Chiedendomi se apprezzassi le femmine di una certa età, Claudia, intanto, si accarezzava la figa con volgare impudicizia, nel mentre io, come un automa, mi avvicino a lei per constatare se era lì ...
    ... veramente o fossi io a sognare. Come sono a portata di mano, mi sento afferrare per l’uccello. Claudia si complimenta per la mia dotazione e con molta esperienza fa scivolare a terra i miei pantaloncini cosi da poter afferrare senza ostacoli, l’oggetto del suo desiderio.
    
    Il divano ci accoglie e lei fa in modo che io le cada tra le cosce aperte; lasciato il cazzo, mi afferra i capelli e guida la mia bocca verso la sua figa che con l’altra mano, nel frattempo, aveva scoperta scostando lo slip. Non faccio in tempo a guardarla che la mia bocca è già schiacciata su di essa. Metto a disposizione della mia lingua tutta l’esperienza che ho e inizio una doviziosa leccata che viene ostacolata solo dalla presenza di un clitoride enorme. Lo devo prendere in bocca e, per leccarlo a dovere, sono quasi costretto a fare una specie di pompino a quel cazzetto molto simile al pisello di un ragazzino imberbe. Dopo un paio di minuti di tale trattamento la stessa mano che mi tratteneva per i capelli su quella figa, mi allontana. Claudia ha il viso deformato dal piacere e io ne approfitto per allontanarmi e sedermi sulla poltrona che, posta quasi di fronte al divano, mi permette di godere della vista di una donna che, con le cosce oscenamente aperte, continua ad accarezzarsi la figa depilata e messa in mostra con orgogliosa vanità femminile.
    
    Ripresomi un attimo e ritornato in possesso di tutte le mie facoltà, mi tolgo anche la maglietta di dosso e, adesso, sono io a mostrarmi in tutta la mia ...