1. L'amore che va oltre....


    Data: 12/05/2018, Categorie: Tabù Autore: unoduetre, Fonte: xHamster

    Certe volte mi chiedo quanti siamo, quanti oltre a me vivono questa situazione.Agli occhi del mondo è la cosa più assurda che possa esistere, impossibile forse, ma per me che la vivo e che ne conosco le dinamiche non è poi così improbabile, mi capita quindi di immaginare che in casa di altra gente possa succedere lo stesso.Mio padre è morto che avevo sei anni. Mio padre era un uomo buono dall’animo nobile, non ho mai saputo nulla di lui se non quello che mia madre ha deciso di raccontarmi, ma da quello che è accaduto dopo la sua morte, dalla sua scelta di non voler nessun accanto a lei, posso solo intuire che tutto ciò era vero, che il vuoto nel quale è sprofondata era un vuoto sincero e sincere erano le sue parole quanto mi raccontava ogni cosa di lui.Mio padre non approverebbe, mio padre ci diserederebbe ma in fondo ho sempre pensato che in parte è stata anche colpa sua, di quel suo addio prematuro e repentino, di quel suo viaggio senza ritorno che non si è cercato ma che l’ha comunque portato via da noi.I giorni che seguirono la sua morte li ricordo poco, mia nonna in casa per settimane e con lei amici che andavano a venivano, prima a frotte poi sempre meno, alla fine più nessuno perché il dolore e la memoria sono così, si assopiscono sotto i colpi di una vita che deve comunque andare avanti e per mia nonna fu lo stesso, la mamma di mia madre non ha mai apprezzato veramente mio padre, quasi per lei è sembrato un sollievo e mia mamma l’ha cacciata, allontanata fino quasi a ...
    ... farmela dimenticare.So queste cose perché me le ha raccontate lei, perché per quanto gli anni possano averla invecchiata è rimasta la moglie fedele di mio padre per tutta la vita, anche ora che in un certo senso non è più come qualche anno fa.Sono cresciuto solo ed esclusivamente con lei, la scuola un paio di amichetti che col tempo si sono persi e lei, io e lei, per sempre, dal mare alla montagna in estate e in inverno eravamo un’unica identità che viveva e vive tutt’ora in simbiosi, perché raccontata così, messa nero su bianco è solo una storia e le storie sono scritte per essere raccontate, non giudicate e nemmeno necessariamente capite.A sei anni dopo qualche mese dalla morte di mio padre cominciai a chiedere a mia madre delle attenzioni particolari, nulla di assurdo o irreale, solo attenzioni che un qualsiasi altro bambino scaraventato in una situazione più grande di lui avrebbe in qualche modo preteso.Ai miei occhi se ne era solo andato, a sei o sette non è facile metabolizzare ed accettare quello che per un adulto può essere la vita, per me mio padre era andato via e ci aveva abbandonato, si era lasciato convincere a morire e questo fu forze il dolore più grande, un senso di abbandono che cominciai a sublimare chiedendo a mia mamma di tornare a prendere il latte dal suo seno.Gli adulti ed io oggi per primo, non sono mai realmente preparati agli eventi della vita, da bimbi vediamo i grandi sicuri e pronti ad affrontare ogni cosa, ma solo crescendo ci rendiamo conto che ...
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