1. La prima volta con una milf la. mia dottoressa


    Data: 12/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: MARKGENTILE

    ... della sedia.
    
    Ecco quella è la mia parte preferita.
    
    Lei ha le gambe bellissime e si veste sempre molto classica, insomma, da dottoressa, con la gonna e le calze trasparenti e le scarpe col tacco. E le sue gambe, non lo so perché, ma mi fanno impazzire. E io guardo le sue ginocchia scorrere l’una contro l’altra, come se si accarezzassero e vorrei appoggiare le mie mani su quelle ginocchia. Farle scorrere lungo le sue cosce, sollevarle la gonna…
    
    A volte mi perdo nella mia fantasia e quando mi ripiglio la trovo che mi guarda o magari scrive qualcosa nella sua agenda.
    
    Poi lei inizia a parlare e io, piano piano, mi dimentico di lei e comincio a parlare di me, la seguo mentre mi guida dentro me stesso.
    
    Ma quando torno a casa, poi, mi tocco immaginando che lei un giorno si alzi da quella poltrona e venga a baciarmi.
    
    Ho già avuto due ragazze, una a scuola e una in vacanza, so come si fa. Ma le ragazze della mia età non mi interessano, sono tutte stupide.
    
    Oggi è l’ultimo giorno che vengo dalla dottoressa, perché ho fatto l’esame di maturità e dopo l’estate andrò all’università e abbiamo deciso che non ho più bisogno di lei. Lo abbiamo deciso insieme e lo so che è giusto così e la mamma ha detto che non ha più senso pagare quando si vede che sono guarito e che ho messo la testa a posto (ma lei pensa che è stato tutto merito del karate, non della dottoressa, alla mamma la dottoressa non piace tanto, forse è un po’ gelosa perché ci sono delle cose che dico solo alla ...
    ... dottoressa e lei lo sa).
    
    Quando arrivo e entro nello studio che affaccia sul giardino e vedo la finestra aperta e la tenda che si muove dietro la dottoressa che, come al solito, è seduta dietro la scrivania, mi sento un rospo in gola che davvero non so come farò a parlare oggi.
    
    Lei si alza e viene verso di me e capisco che anche lei ci ha pensato che oggi è il nostro ultimo giorno. E forse dispiace un po’ anche a lei.
    
    Mi chiede di darle del tu, che da oggi non siamo più medico e paziente ma come due amici. Io dico va bene, Grazia. Poi mi siedo sul divano e lei per far vedere che questa terapia sarà diversa, si mette a sedere anche lei sul divano, di fianco a me.
    
    Poi accavalla le gambe come fa sempre e a me mi viene spontaneo spostarmi un po’, perché ormai sono lungo e le mie ginocchia vanno quasi a toccare le sue e essere così vicino a lei non mi sembra una buona idea. E porto subito le mani a nascondermi che lo sento che mi sta diventando duro solo a guardarle le ginocchia.
    
    Iniziamo a parlare del più e del meno, davvero come due amici, ma forse come due amici suoi, ché io con i miei amici parlo solo di cose importanti. Cioè magari sono delle cavolate, ma per noi sono importanti.
    
    E più parliamo di cose senza senso, più la mia mente si allontana dal discorso e la mia fantasia si scatena. Vedo il pizzo del suo reggiseno sotto la camicia e immagino di spogliarla. Di toccare le sue tette e di annusarle e di mettermele in bocca. Ma la cosa che mi piace di più, ...