La corda
Data: 11/09/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: la bella bambolina, Fonte: RaccontiMilu
... per farti sentire che ho voglia di te. Mi discosti �Non ancora! Oggi rimarrai così e guai a te se ti tocchi o se ti sleghi�.se lo fai, stasera non avrò nessuna pietà di te!�.A fatica mi discosto da te, andando verso il tavolo �ma se godessi senza toccarmi, come faresti ad accorgertene?�. Sorseggio il caffè bollente e ti guardo attendendo una tua risposta �La corda non mentirà, ma giurami che se avrai un orgasmo, mi manderai un messaggio per dirmi come e dove ti si è scatenato, ed ovviamente giurami che non ti toccherai per scatenartelo�. Poso la tazza del caffè sul tavolo e cammino ancheggiando verso la camera da letto, dove ho lasciato il cellulare, lo prendo e rientro in cucina sedendomi sulla sedia. Come immaginavo, esplodo in un orgasmo, mi muovo sulla sedia, ma evito di emettere mugolii per non farti capire che sto godendo e ti lascio ad armeggiare con lo yogurt dandomi le spalle. Mi calmo, l�orgasmo è stato breve, ma intensissimo, mi rilasso un po� di più sulla sedia e prendo il cellulare per scriverti un sms: seduta sulla sedia in cucina. Il bing del tuo cellulare ti avverte che hai ricevuto un sms, lo prendi e lo leggi, ti volti e mi guardi con un sorriso smagliante. �Sei tremenda! Finisci il caffè e vattene!�. Ubbidisco ed esco di casa. Il mio ufficio non dista molto da casa e di solito lo raggiungo a piedi in una decina di minuti, ma questa mattina trovo qualche difficoltà in più� Ad ogni passo, i nodi che mi hai sapientemente posizionato, mi stuzzicano e mi ...
... solleticano creandomi un�eccitazione crescente e costante. A metà strada, sono talmente eccitata che vorrei tornare a casa, liberarmi dalla corda e stuprarti cavalcandoti selvaggiamente, ma non posso farlo, devo rispettare alcune scadenze che ho per oggi, quindi, cercando di darmi una calmata, raggiungo il mio ufficio che si trova al pian terreno di un edificio completamente di vetro. Fin�ora non mi ero mai resa conto di quanto sono in vetrina, la mia scrivania è proprio a ridosso del vetro ed i passanti sul marciapiede, mi guardano come se intuissero cos�ho sotto i vestiti. Cerco di darmi un contegno concentrandomi sul lavoro, ma non ci riesco, continuo a sentire la corda che mi preme nei punti chiave scardinando la mia concentrazione ed ogni movimento è una sferzata di piacere. La corda umida dei miei umori si è anche ingrossata donandomi sensazioni sempre più forti. E� un loop, più mi eccito, più si bagna, più diventa grossa eccitandomi di più�Distolgo i pensieri dalla corda, cerco di stare immobile sulla sedia, concentrandomi completamente sul lavoro, devo assolutamente mantenere l�attenzione, devo consegnare alcune relazioni entro mezzogiorno e non posso ritardare. Riesco a lavorare per alcune ore, finché sento picchiettare sul vetro alla mia sinistra. Sei tu, al di la del vetro che mi osservi�da quanto tempo sei li? Ti faccio un cenno di raggiungermi alla reception, dove darò istruzioni alla ragazza dell�accoglienza di farti passare. Mi alzo di scatto, dimenticandomi ...