1. 38. UN LUNEDI'


    Data: 12/05/2018, Categorie: Etero Autore: tigrotta

    ... scollatura, che fa capolino dal body di pizzo nero. Ho uno sguardo molto particolare in quelle foto e mi rendo conto che tu accendi la parte più perversa di me. Sarà che mi piace giocare con l'erotismo e con il sesso, ma scattarle, sapendo che da lì a un paio di giorni sarebbero state le tue mani ad accarezzarmi, mi ha eccitata moltissimo.Euforica, mi preparo per uscire e venire da te. Mi lavo e mi profumo lievemente, scelgo un intimo ricercato e arrapante, con un body che mi strizza le tette, infilo le autoreggenti con cura e indosso una maglia scollata e un paio di pantaloni neri attillati.Sono pronta. Con un sospiro esco di casa e salgo in auto. Comincia la mia scappatella con te, non vedo l'ora di incontrarti. Ripenso a tutto quello che ci siamo scritti in questi giorni, a come sono stata vicina all'orgasmo leggendo le tue parole sul video e a come ti ho immaginato eccitato a toccarti per me.Ti raggiungo nel parcheggio all'uscita dell'autostrada, accosto accanto al tuo fuoristrada bianco, scendo dalla mia auto e ti saluto con un sorriso. Tu mi raggiungi e ci scambiamo un bacio appena accennato. Un po' di imbarazzo scivola via, a contatto con le tue labbra.Salgo sulla tua macchina e ci avviamo verso l'albergo. Mentre penso se allungare una mano verso di te, mi rendo conto che passare dalle parole e dai propositi espressi in chat ai fatti è molto difficile. Te lo confesso, ma cerco ugualmente un contatto con te e ti accarezzo l'orecchio, soffermandomi con le dita sul tuo ...
    ... orecchino.Ti osservo mentre guidi, hai un bel profilo, e mentre parliamo, guardo la tua mano che si muove sul cambio; qualche tempo fa, ti avevo confessato che vedere la mano di un uomo impugnare il cambio mi eccita, lo trovo un movimento erotico. Le nostre mani si cercano, la tua mano prova ad accarezzarmi lievemente la coscia, ma io la ritraggo, vittima dell'imbarazzo. Me ne scuso, ma è più forte di me e lasciarmi andare mi risulta difficile.Raggiungiamo l'albergo che sembra fuori dal mondo e il posto ideale per noi. Parcheggi, scendiamo nel silenzio della mattina fredda e ci avviamo per mano all'ingresso. Nella hall ci accoglie il proprietario, che con calore ci dice che stava attendendo il nostro arrivo; sbrighiamo velocemente le pratiche e con un sorriso, l'uomo ci consegna le chiavi, augurandoci una buona permanenza.Nel salire le scale, il mio culo ti ondeggia davanti e tu non puoi fare a meno di sfiorarlo col palmo della mano. Entriamo in camera e guardandoci un istante intorno, notiamo quanto sia accogliente. Accendo la televisione, per cercare della musica e tu ti avvicini per baciarmi. Rispondo in modo appena accennato, il mio imbarazzo continua a bloccarmi. Dio solo sa che voglia ho di te, non ho fatto che ripetertelo per tutti questi giorni e ora, chiusa finalmente in stanza con te, non riesco a manifestarti il mio desiderio. Ci togliamo le giacche e ci sediamo sul letto. Mi stringi a te e continui a baciarmi, mentre io vado a intermittenza e riesco solo in parte a ...
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