38. UN LUNEDI'
Data: 12/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: tigrotta
... muovermi su di te, eccitata a contatto col tuo arnese, ancora ben chiuso all'interno dei pantaloni. Riesci a infilare la mano sotto i miei pantaloni elasticizzati e con un dito sfiori la mia intimità già calda e umida.Decidi che è giunto il momento di osare e con uno scatto mi rovesci sulla schiena; ora sei tu ad essere sopra di me e mi piace sentirmi sovrastata dalla tua fisicità massiccia. Mi baci voracemente e io mugolo languidamente, godendomi il contatto delle tue labbra e delle tue mani. Quando ti sollevi sulle ginocchia per sfilarmi i pantaloni, non obbietto e ti lascio fare. Mi osservi un istante, rapito dalla balza di pizzo nero delle autoreggenti e ti tuffi con la testa fra le mie gambe, cominciando a leccarmi e a mordicchiarmi la pelle, fino a salire all'inguine. Infili le mani sotto la maglia, convincendomi finalmente a toglierla e mi ammiri, ipnotizzato dalla vista delle mie tette strizzate nelle coppe di pizzo del body trasparente.�Wow, sei bellissima...�, sussurri e ti tuffi su di me, a baciarmi tutta.Questa volta la tua bocca e la tua lingua hanno libero accesso ovunque e si muovono con disinvoltura fra le mie gambe, offuscando il mio autocontrollo. Con due dita scosti body e slip e appoggi la punta della lingua lì, facendomi sussultare; cominci a leccarmela e succhiarmela, muovendoti sapientemente dentro di lei.Ci fermiamo un solo attimo, per permettermi di spogliarmi e renderti il compito più facile; poi ti tuffi nuovamente con la testa fra le mie cosce, ...
... che posso spalancare liberamente sotto la pressione della tua lingua; sono eccitata, lo sento dal rumore che emettono le tue dita che si insinuano dentro di me; mi guardi con gli occhi assatanati, mentre io sollevo il bacino e comincio a danzare intorno alle tue dita.�Sì, Francesco!�. Sei finalmente riuscito ad abbattere il muro del mio imbarazzo. Le tue dita che si muovono dentro di me mi fanno impazzire e comincio a gemere forte, sempre di più, mentre la tua mano mi tiene sollevata dal materasso, stringendomi una natica. Poi ci baciamo, cominciando a mangiarci, affamati di noi.Decido che è il mio turno: voglio finalmente scartare il mio regalo e farti impazzire. Ti sdrai sotto di me e ti accarezzo il torace, scendendo rapidamente sulle tue gambe lunghissime per massaggiarti l'interno delle cosce. Ammiro il rigonfiamento dei tuoi pantaloni e immagino il tuo arnese quasi agonizzante, stretto sotto quella stoffa rigida. Col dito ne seguo rapita il contorno, sorridendoti maliziosa. Mi perdo nella tua espressione languidamente eccitata; è giunto il momento di tirartelo fuori, ho una voglia pazzesca di sentirlo fra le mani. Cerco di slacciarti la cintura, ma la fibbia è bloccata in maniera molto particolare e lascio fare a te. Ti sbottono i pantaloni, e ti aiuto a sfilarli. Sorrido, perché li butti per aria, senza badarci. Allargo l'elastico dei tuoi boxer, dando una rapida sbirciatina, poi li abbasso e finalmente lui è libero di svettare verso l'alto. Lo massaggio, tastandone la ...