1. La migliore amica della mia ragazza (terza parte)


    Data: 13/05/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: lordweb, Fonte: Annunci69

    ... direttamente”.
    
    Il telefono iniziò a squillare, videochiamata in arrivo da Parte di Paola, risposi e dopo un attimo di attesa vidi il volto di Paola. Riuscì solo a notare un sorrisetto sulle sue labbra perché, quasi immediatamente, cambiò fotocamera ed ecco che comparve l’immagine di Michela, ancora intenta a masturbarsi come nell’ultima sua foto che avevo ricevuto. Paola disse “Michela, saluta Marco che sta in ufficio con il cazzo in mano e si sta facendo una sega mentre ti guarda”.
    
    Michela rivolse lo sguardo verso il telefono non capendo cosa stesse accadendo mentre io, invece, fissavo sbalordito ed ammutolito lo schermo. Michela disse a Paola “Ma che fai?” e lei “Sto facendo vedere a Marco quanto sei troia. Guarda…”. Paola iniziò a muoversi e l’immagine diventò confusa, per poi fermarsi ad inquadrare la parete. Sentii Michela che disse con voce euforica “Ciao Marco, che bello vederti! Stavo pensando proprio a te!”. Iniziarono quindi a ridere di gusto ed io risposi “Ciao Michela! Si, ho notato che stavi pensando a me davvero intensamente… Però mi piacerebbe guardarvi ancora, ora state inquadrando una parete”.
    
    Cambiarono nuovamente la fotocamera e comparvero entrambe sullo schermo, erano l’immagine della felicità. Erano sedute sul letto ed oltre i loro volti si vedeva anche il seno di Michela e quello scoperto di Paola che mi disse “Dai, facci vedere quel tuo bel cazzo. Tu ci hai già visto, ora tocca a noi”. Le risposi “Ma sono in ufficio, come faccio?” e mi ...
    ... rispose Michela “Ti prego, è da ieri che desidero quel cazzo e non ho potuto averlo, fammelo almeno vedere”.
    
    “Aspettate un attimo” dissi, mi alzai, controllai che nel corridoio non ci fosse nessuno e chiusi la porta dell’ufficio in cui stavo lavorando. Ritornai alla scrivania, slacciai i pantaloni e li abbassai quel tanto che bastava per poter spostare i boxer e liberare il mio uccello in pieno tiro, cambiai anch’io fotocamera sul mio cellulare e lo inquadrai. Le ragazze gioirono a quella visione e Paola disse “Fatti una sega”. Non me lo feci ripetere, allungai la mano ed iniziai a menarmi il cazzo, assicurandomi che l’inquadratura a disposizione delle due vogliose fosse perfetta.
    
    Notai che le loro braccia iniziarono a muoversi e chiesi “Ma vi state masturbando anche voi? Brave, ma voglio vedervi”. Paola abbassò il telefono fino a posizionarsi sulla sua figa dove, con il perizoma ancora spostato, le sue dita si incuneavano tra le sue labbra. Sentii Michela dire “Ma così però non vediamo il suo cazzo” e Paola allora tirò nuovamente su il telefono per avere l’immagine del mio uccello ad un palmo dai loro occhi.
    
    Dissi “Ragazze, capisco che voi vogliate vedere il mio cazzo, ma anch’io voglio vedere le vostre tette, i vostri culi e le vostre fighe. Come vogliamo fare?” e Paola “Aspetta, ho un’idea. Facciamo così…”. Fece sdraiare Michela sul letto, le diede il telefono e disse “Inquadrami”. Michela cambiò fotocamera ed iniziò ad inquadrare Paola che si era girata di spalle, ...
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