Il restauro parte 1 di 2
Data: 14/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Zindo
... eseguendo lavori pesanti come abbattere pezzi di mura o impastare calcestruzzo. Lui con calma si occupava degli impianti elettrici ed idraulici lasciando a noi altri due i lavori più pesanti che a ben vedere erano quelli di nostra competenza. In compenso però non oziava durante le pause ma provvedeva lui a cercare di tenere pulita la casa, rifare i letti, provvedere ai pasti.
Stavamo bene, anzi benissimo, perché andavamo molto d'accordo tra noi. Sembrava non ci mancasse niente, però oggettivamente i bisogni sessuali erano insoddisfatti da parecchio e anche io a volte avvertivo il desiderio-bisogno di sfogarmi in qualche modo. L'avevo anche già fatto, ma da solo e di nascosto.
Ecco perché ho detto che capivo il problema di Carlo, ma mi stupiva la soluzione che aveva prospettato. Forse scherzando o forse no, magari stava davvero “tastando il terreno”, anzi ne fui quasi certo dal modo in cui fissava i miei occhi, da come aveva guardato il sedere di Filippo e per quel piedino che mi aveva fatto giocando a carte, in attesa della cena che Filippo stava approntando. Filippo ci sollecitò ad approntare il tavolo e poco dopo ci somministrò uno spezzatino con patate degno del miglior chef.
Carlo tornò alla carica con molte battute a doppio senso, tanto per citarne qualcuna:
“Filippo bravo, la sai trattare proprio bene la patata. Con le salsicce come te la cavi?” detta sollevando una forchetta con una patata infilzata e con tono ambiguo;
“Bisogna ammettere che siamo ...
... stati fortunati ad essere stati chiamati quassù dall'ingegnere, si può dire che abbiamo tutti e tre un gran bel culo..... in senso metaforico tutti, qualcuno anche in senso reale” detta guardando significativamente l'ancora ignaro Filippo;
“Certo Filippo che tu hai le mani d'oro, sai far bene tutto, scommetto anche altre cose che ancora non ci hai fatto scoprire”, ed altre ancora.
Io ormai ero certo che non scherzava ma stava stuzzicando per arrivare ad uno scopo ben preciso, solo che mi sembrò che fosse interessato principalmente a Filippo.
Non so cosa successe inconsciamente nella mia mente, di certo non era normale quello che avvertivo e non sapevo ben identificare, e neppure adesso so descrivere con precisione. Direi che provai qualcosa di strano che poteva sembrare, senza esserlo, una specie di gelosia per il fatto che Carlo dirigeva quasi esclusivamente su Filippo le sue attenzioni ignorando me. Non era però questo perché Carlo era si riuscito a mettere in agitazione anche i miei sensi ma non è che desiderassi le sue attenzioni, caso mai ero geloso di Filippo perché a forza di sentire Carlo che lo decantava avevo posto anch'io le mie attenzioni sul nostro giovane compagno. Era vero, aveva proprio un gran bel culo, messo in evidenza dai jeans aderenti che indossava quella sera. Ma quei jeans metteva in altrettanta evidenza anche il sostanzioso pacco sulla parte anteriore del giovane. Notai anch'io che aveva mani meno callose di quelle mie e di Carlo, ed aveva dita ...