1. Nell'alone della semioscurità


    Data: 14/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... erano soltanto in tre: il direttore, Federico e lei. La serratura faceva resistenza, se Federico fosse già lì? Il cuore le balzò rapidamente nel petto, dato che aspettava i suoi appunti, non lui, frattanto una voce inconfondibile, caloroso e sempre venata d�ironia disse:�Vieni�.Silvia entrò, perché tutto era rimasto così come lo aveva lasciato il venerdì precedente, il tavolo grande e chiaro, le sedie ordinatamente disposte in modo circolare attorno ad esso, infine sulle scrivanie i computer che mostravano in un allegro gioco a incastro i grossi pannelli pieni di spine e di spinotti:�Che cosa ci fai qui?�.�Esattamente quello che fai tu, io lavoro signorina� - sorridendo.Silvia lo fissò, mentre il viso abbronzato metteva in risalto gli occhi color ebano, che lei aveva spesso paragonato a quelli afflitti, profondi e tristi d�un cerbiatto spaesato. Intensi, palesemente ombrati sempre da un velo di abbattimento e di malinconia, che li faceva brillare d�una luce liquida e sfuggente, eppure capaci d�accendersi di un�inquietante passione quando qualcosa o qualcuno risvegliava la sua curiosità. Il suo era uno sguardo attraente e intrigante, dove il mistero e la sensualità si confondevano senza sbavature, dopo quel sorriso triste, dietro un�amarezza e un dispiacere così a lungo trattenuto da essere nera e infinita come una notte polare:�Sei riuscito a ottenere quei tabulati?�.�Sì, certo, eccoli qui, ci sono delle cifre interessanti�.Si trattava in sostanza d�un plico gigantesco di ...
    ... fogli pieni zeppi di cifre, alcune delle quali già rilevate in giallo, ammanchi non ben documentati nella gestione del bilancio comunale, di certo un bocconcino che poteva rivelarsi appetitoso, compromettente e stuzzicante per la penna penetrante, ruvida e tagliente di Silvia. Federico la squadrava meravigliato, mentre le sue mani sottili sfioravano i fogli nell�atto di girarli e i suoi occhi s�incupivano nello sforzo della riflessione, perché in quel momento provava uno strano senso di sollievo, poiché lei non ha perso la sua magia pensava tra sé e sé, per il fatto che più le parole riecheggiavano nella mente, maggiormente si rendeva conto che poteva trattarsi solamente d�una specie di magia. Una ragazza bella eppure lineare e semplice, brillante e non per questo grintosa, immodesta e insieme dolcissima. Il suo sorriso aperto, il dono raro e unico di saper ascoltare senza giudicare in modo frettoloso, quel buon umore che sapeva accettare recependo adeguatamente crolli e glorie l�aveva trasformata ai suoi occhi in una specie di donna giusta e ideale, ma innanzitutto in una confidente insostituibile e preziosa.Il vero prodigio però era un altro: l�averlo convinto senza fare nulla, perché le fossero concesse le sue simpatie, rivelarle i sentimenti più profondi, le piccole e grandi afflizioni che si era allenato a nascondere così bene, ricoprendole con una corazza di disinteresse, di distacco e di netta insensibilità. Lunghi dialoghi spesso sfociati in monologhi, in cui lui si ...
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