Lucia e il capo
Data: 15/05/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: harlock6
... ed elettrizzata, piena di desideri e paure, ma ormai era fatta, era decisa a superarsi. Si chinò, gli slacciò la cintura ed i pantaloni; tirò giù la cerniera “scusa, capo, ma non resisto, queste foto mi hanno eccitato troppo mentre preparavo la relazione e adesso ci sei anche tu che me ne parli così, devo lasciarmi andare”. Tirò fuori il suo cazzo e lo guardò. Era un discreto cazzo ben eretto e sufficientemente grande. Sentiva i suoi liquidi che la riempivano e cercavano la strada per l’uscita. La sua bocca si poggiò sul suo glande. Prima la lingua, poi le labbra, accarezzarono quel cazzo discreto e ben tornito.
Marco era interdetto. Aveva già avuto avventurette con ragazzine conosciute nei bar ma mai in ufficio e con persone con cui lavorava. Lucia gli piaceva: la morbida curva dei fianchi, il seno sodo, le cosce diritte e lisce lo solleticavano. Il momento in cui ogni dubbio lo abbandonò arrivo quando senti le sue labbra circondare il cazzo eretto come non mai. Era seduto sulla poltrona di pelle, a gambe aperte, la relazione in una mano, la foto nell’altra, e tra le gambe la testa di lei che cercava il suo piacere, muovendosi su è giù lungo il suo sesso. Sulla scrivania un intero servizio pornografico su una sconosciuta che viveva libera il suo piacere.
Adesso Lucia voleva sentirlo dentro. Tirò giù le mutandine bianche tirò su il gonnellino e si sedette su di lui dandogli le spalle. Le piaceva essere presa da dietro perché la sua fantasia poteva volare e ogni volta ...
... decidere chi aveva dietro, se un essere bestiale, suo marito Riccardo, il suo capo Marco o quello sconosciuto che aveva visto una volta al bar sotto l’ufficio. Appoggiò il suo glande alle grandi labbra, tenendole aperte per farlo entrare, e si sedette piano su di lui, mentre lo sentiva farsi strada e conquistare la sua vagina.
Marco non poteva crederci. Il suo culo era sodo e tondo, ma soprattutto era lì davanti a lui. Finalmente decise di far cadere la relazione e la foto, per toccarlo… Lo accarezzò piano e poi quando cominciava a cavalcarlo con più decisione gli diede dei buffetti che davano piacere a Lucia, che ogni volta aveva un sussulto, come di sorpresa. Mentre la prendeva le sbottonò la camicetta e tirò su il reggiseno, voleva toccarle le tette e con sorpresa titillarle quei capezzoli ritti che salutavano le sue dita offrendo a lei fremiti di piacere.
Lei aveva voglia di essere presa, adesso per cui si mise a pecora sulla scrivania, con il culo in alto e la schiena ben inarcata per offrirgli il massimo piacere. Lui lo capì subito, si alzò e cominciò finalmente a possederla da uomo e maschio quale era. La voleva e sentiva il suo bel cazzo scivolarle tra le grandi labbra e riempirla per poi venir fuori, sempre più forte. “Continua ti prego” gli diceva lei mentre lui la scopava sempre più forte, e aggiunse, “Vienimi dentro, voglio sentirmi colare di te”. Fu troppo, non riusciva più a tenersi. Il suo membro pulsava di piacere e la inondava.
Quando il primo schizzo ...