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La casa di campagna 2
Data: 16/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: PassPa
Appena Vittorio uscì dalla casa mi guardai e mi accorsi che ero ancora pieno del suo odore e dei suoi umori. Decisi che volevo dormire con quella sensazione addosso. E mi addormentai. Fu bello svegliarsi e sentire il suo odore, quell'odore di maschio su di me e ancora con gli occhi chiusi toccarmi e ricordare quel piacere che mi aveva dato nel farmi sentire una vera troia mentre mi possedeva e godeva di me e su di me. E mentre mi toccavo pensavo alle parole che aveva detto, a quello che avrei scoperto rispetto a quel Cesare che avevo incontrato a casa sua...... Dopo un poco decisi di farmi una doccia e di lavorare un poco. In fondo era per quello che avevo deciso di affittare quella casa. Lavorai bene per quasi quattro ore. Non importava l'ora, non dovevo rispettare orari precisi per pranzo o cena. Ero solo e padrone del mio tempo e di me stesso. Decisi pertanto di approfittare della luce che ancora c'era e del tepore per andare a fare una nuotata. Anche stavolta non c'era nessuno sulla piccola spiaggia e decisi che potevo fare il bagno nudo per sentirmi più libero. Nuotai a lungo e fu molto piacevole sentirmi parte della natura. Uscendo dal mare e mentre mi asciugavo vidi non lontano una macchina ferma, con i finestrini abbassati e un braccio muscoloso che usciva dal finestrino. Non capivo chi fosse alla guida e così non ci feci più caso e mi avviai verso casa. Quando arrivai davanti la porta prima di entrare rividi quella machcina che passava dal ...
... vialetto che avevo in comune con la casa di Vittorio. Pensai che magari qualcuno era andato a farlgi visita e entrai per farmi una doccia e cenare. Notai che l'acqua faceva nuovamente gli scherzi e alternava quella calda con improvvisi getti di acqua fredda che non erano il massimo. Capii che si era nuovamente guastata la caldaia, o ......... Vittorio non l'aveva aggiustata bene per una ragione ben precisa....... Per quella sera decisi che non avevo voglia di uscire e andare a chiedergli nuovamente un "intervento", anche se quello che aveva fatto era stato notevole. Andai a letto a leggere un pò, magari l'indomani la caldaia avrebbe funzionato. Feci dei sogni strani, complicati, pieni di uomini che mi chiamavano e facevano delle proposte oscene. Svegliato preparai un caffè forte e provai la caldaia che, nemmeno a dirlo, non funzionava. Provai a chiamare casa di Vittorio, ma nessuno rispose e mi rassegnai ad andare di persona a vedere se c'era qualcuno. MI avvicinai e chiamai, e anche questa volta l'unico che si presentò al mio chiamare fu l'altro uomo, quel maschio che mi aveva accolto la prima volta e che anche questa volta era a torso nudo ed eccitante. Lo salutai e gli dissi il motivo della mia visita. Lui si mise a ridere e mi disse che Vittorio era proprio una schiappa ad aggiustare le cose. Mi propose di entrare per un caffè che aveva appena mesos sul fuoco e che poi sarebbe venuto lui a controllare il guasto, se volevo. Accettai e mentre ...