1. La sorpresa


    Data: 18/05/2018, Categorie: Etero Autore: MissChatterly, Fonte: Annunci69

    ... suoi denti stringere e poi allentare la morsa, ancora ed ancora; avvertii la sensazione di calore al bassoventre che si faceva più forte.
    
    In qualche modo lui avvertì la mia urgenza, quindi si sollevò per portarsi nuovamente ai piedi del letto. Questa volta sfilò il perizoma che, adesso, umido, giaceva alle mie ginocchia.
    
    Senza una parola, portò una mano sul mio sesso, poi, con sicurezza, iniziò a stuzzicarmi il clitoride, prima titillando, poi con movimenti circolari.
    
    Quest’uomo – pensai – sa decisamente come farmi impazzire!
    
    Iniziai a gemere, a spingere il mio sesso sulla sua mano e sul suo braccio, mi portò sino al limite, poi, proprio quando non ce la facevo più, smise di colpo. Ecco cosa succede quando il tuo uomo ti conosce troppo – riflettei – sa precisamente anche come torturarti!
    
    Lo sentii succhiarsi ancora una volta il dito, poi sbottonarsi la cinta e il fruscio dei pantaloni che raggiungevano giacca e camicia sul pavimento.
    
    Si allontanò ed accese luce. «Un simile spettacolo deve essere ammirato per bene» spiegò.
    
    Si avvicinò col viso al mio culetto, poi, aiutandosi con le mani, mi aprì le natiche. «Mmm, che bel buchino stretto stretto che hai… Mi dispiace di averti trascura amore, vediamo un po’ cosa posso fare per farmi perdonare…» disse procurandomi un brivido lungo la schiena.
    
    Detto ciò, avvicinò la lingua al buchetto e iniziò a leccarlo. Sentivo la lingua tracciarne i contorni e lo sfintere iniziare a rilassarsi; poi, sempre con la ...
    ... lingua, iniziò una leggera penetrazione.
    
    Non ce la facevo più, ansimavo sempre più forte, gli umori mi colavano lungo le cosce: ero un lago! Approfittando di questo, con la mano lui iniziò a bagnarmi ancora di più nel solco del culetto continuando finché non fu soddisfatto. Poi sentii una leggera pressione sull’ano; non capii subito di cosa si trattasse, poi mi ricordai delle palline che avevo posato accanto sul letto. Ecco – pensai – questa me la sono proprio cercata!
    
    Rivolsi un pensiero fugace ad Alessio - avrebbe proprio dovuto vedermi in questo momento!
    
    Sentii lo sfintere tirare, mi imposi di rilassarmi, poi avvertii il corpo estraneo nel mio ano: la prima pallina era entrata. Matteo continuò a spingerle dentro, una dopo l’altra. La loro presenza si faceva ingombrante, non appena stringevo i muscoli dell’ano avvertivo le palline muoversi dentro di me, facendomi godere come non mi accadeva da tempo. Quando arrivò alla quinta pallina, l’ultima, lui si divertì spingendola dentro per poi tirarla fuori, finché non sentii anche il suo dito spingere per entrare…
    
    Oddio!
    
    Il buchino tirava facendomi un po’ male, sentivo il suo dito che si divertiva a muovere le palline dentro di me, finché anche quel dolore si trasformò in piacere. «Oh, si, ti prego!» mi sentii implorare.
    
    Lui accolse immediatamente il mio invito, sfilo il dito lasciandomi qualche istante lì, con le palline ancora dentro di me, a chiedermi cosa mi aspettava dopo.
    
    Lo sentii togliersi i boxer e ...
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