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Al centro commerciale - parte 2
Data: 19/05/2018, Categorie: Etero Autore: amoletettone
... e mi fece di no con la testa :-" sei matto" mi disse senza emettere un suono , scandendo i movimenti delle labbra affinchè leggessi il labiale. :-" Dai" replicai io.. Poi sopraggiunse una commessa con cliente al seguito. "E' troppo pericoloso" mimò lei con la bocca in un momento in cui la nostra "traiettoria comunicativa" divenne sicura. Feci un faccino dispiaciuto per risposta... lei allora si apposto qualche passo piu indietro e tenendo il viso rivolto verso la commessa e la cliente abbassò lo scollo della maglia fino a farmi vedere il solco dei seni e un capezzolo : roseo e durissimo. Poi si ricoprì di scatto....evidentemente la commessa si era girata verso di lei, mi guardò quindi per accertarsi che la stessi osservando. Riprese ad abbassarsi la maglia con lo sguardo ancora attento ai movimenti nei dintorni e contemporaneamente si portò una mano sulla figa dandosi qualche palpatina con indice e medio. Pochi attimi e ritrasse subito le mani girandosi ad osservare la merce come se nulla fosse. La commessa ci sfilò davanti con aria alquanto insospettita. Io e la mia provocatrice ci guardammo maliziosamente... mi strizzò l'occhio e mi invitò a seguirla. Pochi passi e ci ritrovammo di nuovo nella zona per le prove della merce. Qui i camerini erano pochi ma più "sicuri" dei precedenti. C'era una comoda porta di legno, che lasciava vedere giusto una decina di cm da terra. All'interno uno specchio grande su un lato e un puff per facilitare il cambio abiti. Ambra aspettò che ...
... uscisse una cliente per entrare e trascinarmi dentro con forza. Quasi non riuscimmo a chiudere la porticina alle nostre spalle per la foga con cui ci prendemmo. Mani, gambe, lingua e labbra si fusero in un agitarsi smanioso. Le strappai quasi la maglia da dosso, presi in mano quelle enormi tettone dai capezzoli durissimi. Le portai alla mia bocca per succhiarle avidamente. A stento riusciva a soffocare i mugolii mentre la mia lingua lavorava i capezzoli duri come chiodi. Infilai una mano piu in basso , mi feci strada nel suo slip e riuscii a piazzare due dita sul cuore del suo piacere. Aveva il sesso fradicio di voglia.In un attimo il movimento del palmo della mia mano divenne fluido sullo spacco della figa umidissima. Si contorse, tremò per un istante..ma non riusciva a staccare le labbra dalle mie. Sentivamo parlottare fuori dal camerino. La commessa consigliava un capo piuttosto che un altro alla cliente. Misi una mano sulla bocca di Ambra a mo di museruola senza farle uscire neanche un fiato.Le tirai giù lo slip e in un attimo abbassai la zip liberando il mio cazzone durissimo . In piedi la scopai conto il muro. Aprì le gambe per facilitarmi il movimento. La mia verga le saliva su per la figa riempiendogliela tutta. Vedevo strabuzzare gli occhi ogni volta che il movimento si faceva più profondo. Il lento dentro e fuori divenne più veloce. Vedevo i seni saltellare e comprimersi poi sul mo petto. Sentire il contatto dei capezzoli duri sulla pelle mi mandava fuori di testa. ...