1. Lontano dal trambusto


    Data: 19/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... e nel silenzio lei diveniva la musica d�un respiro regolare che li accoglieva in un caldo e insolito benvenuto. Camminavano avventurandosi tra gli alberi che crescevano fra le zolle dissestate, l�erba gialla e alta che copriva i basamenti incerti e le mura crollate, visto che tutto il paesaggio diffondeva quell�aureola magica e suggestiva come le pietre di Stonehenge o i verdi rifugi, dove gli antichi abitanti conversavano con le forze della natura. Chi poteva aver visto quelle pietre? Di quali esistenze ignote e inesplorate erano vestigia accorte? Religiosi? Cavalieri? Scudieri, inservienti, bambini? I due passeggiavano in soprappensiero tra le rovine, meditabondi, in un atteggiamento rispettoso e di raccoglimento, perché la solennità di quel luogo li dominava catturandoli, dato che ogni suono era emesso sottovoce, inframmezzato da lunghe pause. Arrivati sul ciglio di un muro di cinta si fermarono a osservare giù il paese alla base d�una parete rocciosa, dove era costruito l�eremo che cadeva verso il precipizio. La vista falciava enormemente il fiato, dal momento che il paese apparendo in prospettiva sporgendosi dallo strapiombo sembrava un presepe dalla pianta rotonda e dalle luci lontane. Il margine della parete era lungo, alto ma accessibile, abbracciando al suo interno un paesaggio antico, deserto, separato e lontano dal resto del mondo volgendo lo sguardo in su verso i monti, mentre gli alberi lucidi s�innalzavano come lance ed era realmente incantevole. La grave ...
    ... atmosfera s�arricchiva d�impulsi sempre più intensi e la suggestione diveniva quasi un�allucinazione evidente, perché contro quelle rocce ruvide il rumore dei passi emanava il mistero dell�antico splendore.Osvalda aveva voglia di dirgli quanto tutto fosse bello, ma non trovò modo più adatto che attraverso un bacio, lei desiderava un contatto profondo, una forma di comunicazione corporea, diversa dalle parole che avrebbe rotto un silenzio così immenso e indescrivibile, cosicché si voltò con le labbra socchiuse e posò delicatamente la bocca su quella di lui. Tra le labbra bagnate la lingua scorreva umida e liscia, il cavaliere rispose pronto al bacio restituendo sensualmente la propria in un incontro elettrizzante nella sua lentezza, con la punta s�addentrò curioso nella cedevole bocca di lei stuzzicandola con dei piccoli colpi, perché accarezzava le labbra con le labbra per poi affondare all�interno donandole un bacio appassionato. Schiacciata contro una parete Osvalda gli confidava segretamente attraverso quel contatto così intimo il proprio trasporto, che iniziava a divenire deciso, laddove il silenzio era rotto soltanto dai sospiri che si facevano più profondi e che malamente nascondevano una tensione crescente, da quelle parole illogiche ed esclamazioni incontrollate fino al mormorio delle labbra a contatto. Osvalda sentiva contro il proprio corpo, il suo fisico che intero la scaldava, la massaggiava, dato che riusciva a percepirne ogni forma, avvertiva il peso del cavaliere che ...