Lontano dal trambusto
Data: 19/05/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... si stringeva contro il suo seno, lo sentiva mentre strofinava la propria parte più sensibile, di cui percepiva la tensione sempre più poderosa contro il suo inguine. Attualmente vedeva le proprie mani come dall�esterno volare sulla grande schiena di lui e percorrerla interamente, per poi posarsi inquiete sulle natiche rotonde, afferrarle e spingerle contro di sé per diminuire uno spazio già inesistente.Un piccolo gemito fuoriuscì sennonché dalla sua gola e la proiettò in una condizione d�eccitazione ancora più forte. I suoi sospiri nell�orecchio, l�alito tiepido e profumato sul collo le fecero salire un desiderio incontrollabile che s�impadronì lentamente di lei e la spinse protendendosi contro la sua rigidità. All�improvviso lui si distaccò e le denudò il seno, adesso ambedue in piedi, impazienti, incapaci di fermarsi da quella corsa precipitosa s�aggrappavano l�uno all�altra in una ricerca avida e insaziabile. Osvalda stringeva la testa adorata del cavaliere contro il suo seno, mentre lui lo succhiava e lo tormentava con piccoli colpi di lingua e con delicati assalti dei denti. Che inedita sensazione di comunione con l�esterno trovarsi lì, nudi in mezzo a quella natura accogliente, stretti in un abbraccio spasmodico, inghiottiti nel buio l�uno nell�altra, impazientemente tesi a sciogliersi focosamente nel loro impellente amplesso. Osvalda si chinò, s�adagiò sulle ginocchia, denudando il suo uomo e guardandolo alla luce della luna, perché era bellissimo con le ombre che ...
... giocavano sui rilievi del suo corpo, ridisegnandolo in originali chiaroscuri. Adesso la sommità della sua eccitazione brillava di una candida luce riflessa e piccole gocce di rugiada ne arricchivano la pelle sottile, lei era visibilmente tremante al contatto del suo respiro sul pene, segno condiviso d�un bacio prossimo per realizzarsi, dato che lo sentiva attendere, immobile e muto, appoggiato lì in piedi contro il muro, nell�attimo in cui le labbra si sarebbero posate sul suo cazzo.Lei lo baciava sempre prima d�impadronirsene, visto che con tutta la bocca ne percorreva tutta la lunghezza con le labbra socchiuse e asciutte, poi iniziava a inumidirlo con la lingua, come se gustasse un cibo goloso, in realtà era goloso e profumato d�essenza di pulito, dal sapore denso e sapido, dalla consistenza elastica, liscia, mentre lo accoglieva nella bocca a succhiarne il primo frutto generoso. Nel frattempo lo accarezzava con le mani, nell�atto d�un possesso assoluto, gesto d�una premurosa cura, allo stesso tempo verso un oggetto prezioso nel suo magnetico mistero, ascoltando attenta e diligente le variazioni che la gola dell�uomo lasciava fuggire, che scendevano per accarezzare il suo orecchio e la sua eccitazione. Nel silenzio, infatti, un solo unico sincrono canto si spandeva ad accompagnare la musica dell�antico, un canto di sensi che vinti s�abbandonava alla loro danza primitiva, infine riempivano la solitudine in un�armonia di sensazioni che si spargevano in un sacro rispetto e ...