1. Il sogno di marta


    Data: 19/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: liveinparis

    ... spesso lo sguardo di Marta e la sua eccitazione mi faceva godere ancora di più. Sapevo benissimo tutto quello che lei si sarebbe aspettata da quella situazione ed allora presi la donna per i fianchi disponendola a pecorina, con le mani addosso all’albero più vicino, ad un passo da Marta. Quella fica bionda e pelosa era proprio alla portata del mio cazzo, le grandi labbra spalancate e rosse. Decisi di darle un po’ di pompate ben assestate per poi infilare con cura il mio dito medio nel suo culo, con il palmo della mano rivolto all’in sù. Lei iniziò a mugolare. Il dito fu presto seguito dalla punta della verga sfilata velocemente dalla sua fica, che si fece abilmente strada tra le natiche, prendendo lentamente il via a pompare con forza e regolarità. La signora non era nuova a questa pratica. Il marito si gustava la scena spompinato a dovere da Marta. Ero vicino all’orgasmo quando decisi che era venuto il momento di coronare il sogno di Marta. Mi sdraiai a terra e la presi sopra di me. Con le dita le bagnai attentamente il buco del culo degli umori che provenivano dalla sua fica grondante ed iniziai ...
    ... ad infilare il membro in quel pertugio stretto e rosato. Marta allargò le gambe spingendo indietro per avere tutto dentro con forza ed il tedesco, da davanti, capì benissimo, pienandole la fica del suo cazzo turgido. Marta iniziò a guaire come una cagna in calore e venne ripetutamente, penetrata con forza in tutti i suoi buchi, osservata in modo attento dalla donna che si masturbava con vigore di fronte a lei. Sentivo l’odore del suo sesso tutto intorno ed esplosi in una sborrata fantastica dentro il suo culo. La pressione del mio cazzo che spruzzava sborra allargava leggermente lo sfintere di Marta, regalandomi una delle migliori venute della mia vita. L’uomo continuò a pompare un altro po’ per poi togliere velocemente l’uccello dalla fica di Marta e rimetterglielo in bocca. Marta lo fece venire immediatamente, succhiando avidamente ogni goccia del suo seme. Eravamo storditi da quell’esperienza così tanto immaginata che ci aveva lasciato pienamente soddisfatti. Non dicemmo una parola e ci avviamo tutti verso il mare. Marta si girò dopo poco sorridendomi: “ti va un bagno?”. La seguii tra le onde.. 
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