1. Tutto e subito


    Data: 21/05/2018, Categorie: Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    Ci avrò messo forse troppa energia a bussare a quella porta. Ma me ne son reso conto solo dopo il terzo colpo. Troppo tardi. Per qualche secondo, silenzio. Poi, odo passi delicati muoversi veloci verso la barriera di legno e metallo davanti a me. Ancora silenzio, e un�ombra allo spioncino. Un istante di attesa prima che la porta finalmente si apra.Di fronte a me, lei. I suoi lunghi capelli rossi scompigliati e i suoi occhi color del ghiaccio, ancora non del tutto accesi, mi fanno pensare che, probabilmente, avrei potuto muovermi di casa un�oretta più tardi. Pazienza, ormai sono qui. Il mio sguardo percorre il suo corpo, avvolto solo da una lunghissima camicia da notte in tinta con gli occhi. I suoi piccoli seni premono contro il tessuto, e il contorno, ben visibile, dei suoi capezzoli rende evidente l�assenza del reggiseno.Il mio membro, già eretto durante il tragitto verso casa sua, a quello spettacolo, subisce un ulteriore sussulto.�E� scoppiata la guerra?�, mi chiede, con voce impastata, mentre si scosta dall�uscio per permettermi di entrare. Lo faccio, e richiude la porta alle mie spalle.�No, solo un�illuminazione. Scusami, ti ho svegliata?�.�No no, ero a rotolarmi fra le coperte, ma sveglia da almeno mezz�ora, tranquillo�.�Sei sola?�, le chiedo, mal celando un tono quasi ansioso.�Si, le altre sono uscite presto. Io non ho lezione, e così ne approfittavo per... rilassarmi�.Nel calcare il tono su quell�ultima parola, mi fissa con sguardo languido e un sorriso appena ...
    ... accennato. Percepisco che, probabilmente, non l�ho distolta dal sonno, ma da ben altre attività. Una smorfia di approvazione si dipinge appena sul mio volto, in segno di complicità. Una complicità evidente ma mai sbocciata in altro.Nel frattempo, mi precede nella sua stanza.�Scusa il disordine�.�Scusa tu per l�ora�.�Dimmi di questa illuminazione�, mi dice, poggiandosi alla parete accanto alla porta.�Quanto tempo abbiamo prima che casa si ripopoli?�, chiedo, con voce flebile.�Mezz�ora credo, forse qualcosa in più. Perché?�.�Voglio scoparti�.La sua espressione, in una frazione di secondo, muta da incuriosita, a sorpresa, a perplessa.�Che?�, mi chiede, scrollando appena la testa.�Devo ripeterlo?�, le chiedo, avvicinandomi a lei a passo lento ma deciso.Pensa un attimo di troppo a come replicare, un istante che le è fatale. In quel momento le sono addosso, premendola col mio corpo contro il muro e insinuandomi nella sua bocca appena schiusa, a cercare la sua lingua.La bacio con voracità. Lei, per un momento, resta immobile, più basita che contrariata. Poi, avverto le sue braccia avvinghiarsi al mio collo e la sua lingua saettare rapidamente attorno alla mia.Mentre le nostre bocche si scontrano fameliche, una mia mano risale lungo una sua coscia, scansando il tessuto della camicia da notte e prendendo possesso della sua pelle calda e vellutata. Con la sua gamba cinge le mie, mentre il mio tocco è, ormai, a un passo dalle sue natiche.Mi insinuo, senza riguardo, sotto le sue mutandine. ...
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