1. Tutto e subito


    Data: 21/05/2018, Categorie: Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... catturo, li strizzo appena, stringo i capezzoli tra le dita. Esco lentamente da lei, fino a lasciarle dentro solo il glande. Un attimo più tardi, l�afferro nuovamente per i fianchi. Appena in tempo per sostenerla nella mia prima spinta. Le sono ancora tutto dentro, strappandole un urlo. Esco. Rientro, appena più rapidamente di prima. Poi ancora, e ancora una volta. Ogni spinta è impercettibilmente più rapida della precedente. Poche decine di secondi, e sento la sua vagina allargarsi abbastanza da permettermi movimenti più decisi. Una mia mano si serra sui suoi fianchi, l�altra le afferra i capelli, tirandola a me, mentre il ritmo imposto alla scopata si fa sempre più incalzante. I suoi gemiti e i miei sospiri si susseguono ad ogni affondo. Devo sostenerla con vigore, altrimenti cadrebbe in avanti, tanta è la velocità e la profondità con la quale stantuffo la sua figa, ormai aperta sotto i miei colpi. Affonda la testa nel materasso, mentre io affondo in lei il mio cazzo, ormai teso allo spasimo. Gli umori le colano lungo le cosce, bagnando anche il mio pube e il mio scroto che, ad ogni spinta, sbatte violentemente contro le sue labbra. Non passa molto, che la sento irrigidirsi, fremere, ...
    ... urlare il suo piacere soffocandolo tra le lenzuola e, un istante dopo, abbandonarsi completamente sul letto. In quello stesso istante, la inondo del mio piacere, mischiando il mio sperma bianco e denso ai suoi umori viscosi e trasparenti.Appena mollo la presa sul suo bacino, crolla sfinita sul materasso, voltandosi, poi, supina. I suoi occhi sono persi altrove. Le sue gote rosso fuoco e il suo respiro ansimante mi fanno comprendere che ha goduto almeno quanto me. Tiene ancora le gambe divaricate, permettendomi così di scorgere un rivolo di crema bianchiccia fuoriuscire dalla sua intimità.Il mio pene è ancora eretto. Vorrei continuare a godere di lei e farla godere di me, ma uno sguardo all�orologio sul muro mi ricorda che la mezz�ora è passata. E che non è il caso che si sappia che sono stato qui. A malincuore mi rivesto, tirando su slip e jeans. Mi chino su di lei per un ultimo bacio, stavolta fugace. Ci guardiamo negli occhi per un momento. �La prossima volta... ci organizzeremo meglio�, le sussurro. Mi sorride. Di rimando, lo faccio anch�io. Poi, senza costringerla ad alzarsi, lascio la sua stanza e il suo appartamento. Pensando che la mia è stata proprio un�ottima illuminazione, decisamente. 
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