1. Leggiadra e raffinata fanciulla


    Data: 22/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... ottomana del soggiorno e adagiato là di sopra Nicola in breve tempo s�addormentò.Lei lo osservava ammaliata e conquistata, così come una mamma che tiene a bada i suoi pargoli che necessitano d�attenzioni e di premure. Subito dopo lei s�allontanò, mentre Nicola con l�ausilio benedetto, fortunato e propizio di Rossana, al presente viaggiava manifestamente beato ed estasiato tra le braccia di Morfeo, vagando placidamente nel bacino della completa tranquillità, in quel tardo pomeriggio dove la pacatezza governava l�acqua, così come farebbe la luce del tramonto che sancisce la fine del giorno, adagiandosi in conclusione sull�orizzonte quasi nel voler baciare il mare, durante il tempo nel quale Rossana lo accudiva in modo ammirevole, compassionevole e invidiabile. Nel mentre che svolgeva le sue mansioni domestiche, Rossana notò che Nicola stava profondamente avendo una visione mostruosa, perché a tratti si dimenava, mentre in altri frangenti s�arrovellava rispondendo malamente e imprecando nella sua personale e intricata visione onirica, dal momento che stava subendo un sogno angoscioso, stava vivendo un incubo.Nicola iniziò a esporre come in un racconto quell�ingarbugliato, intricato e confuso sogno che lo attanagliava: adesso nel sogno Nicola parlava, rivelando che scorgeva imbarcazioni e numerosi vacanzieri che schiamazzavano, che conosceva molto bene il lago d�Iseo. Che quel lago fosse fatale, irresistibile e magico lo testimoniava adeguatamente la sua individuale attrazione ...
    ... nello squadrare le vicende, malgrado ciò, ancorché l�unguento alla malinconia lo assalisse, costringendolo a rabbuiarsi e in conclusione a sfogarsi in un lungo singhiozzo che lo affrancasse, lui proseguiva la sua narrazione. Tutto ciò accadeva ogni santo giorno, non da meno anche in quelle meccaniche e ripetitive consuetudini serali: poteva essere il pranzare con la musica del pianoforte, degustare il caff&egrave nelle poltrone di velluto, ascoltare il rituale pettegolio insensato quanto noioso come farebbero le linguacciute e maldicenti comari. Era stato il caso e anche la fortuna aver tastato lievemente l�amore con Paola, avvenuto poche sere precedenti. Al bar, infatti, lui le aveva rivolto parole amabili e cortesi ammirandola negli occhi, lei rimanendo palesemente incantata e sedotta gli aveva radiosamente sorriso, in seguito invitandolo e porgendogli alla fine un cartoncino che indicava di presentarsi nella sua stanza verso mezzanotte. Lui aveva girovagato ancora un poco, aveva bussato a quella porta con l�anima radicalmente in subbuglio, perché gli aveva aperto una Paola che si era trasformata: con addosso poche cose di buon gusto e i capelli che le inondavano la schiena, mentre lei lo salutò non sapendo il suo nome. Glielo disse e in ultimo s�accomodarono nello stanzone domandandogli per quanto tempo intendesse restare. Allora capì, ma era tardi per tutto, perfino per rattristarsi perché lui non era il prescelto, attendendo un secco no, comportandosi in conclusione da ...