1. Storia di sesso e congiuntivi


    Data: 22/05/2018, Categorie: Etero Autore: ilromantico73, Fonte: Annunci69

    ... ridacchiò. Lei lo guardò spazientita “ok, ok le lecco” e si mise a leccarle con passione. Aureole, areole, chi se ne fregava di come si chiamavano, l’importante era averle in bocca. Mentre era intento a baciarla dappertutto prese a sganciarle i pantaloni abbassandoli con le mutande. Passò le sue mani sul sesso di lei. Meraviglioso, riusciva a pensare solo che fosse una delle cose più belle che avesse mai toccato.
    
    “Se mi siederei lì me la lecchi?” chiese Marika con sguardo malizioso.
    
    “Se mi sedessi lì me la leccheresti?” precisò ancora il Professore.
    
    “Che cazzo, io te l’ho già leccata, questa volta tocca a te” replicò Marika spazientita sedendosi sul tavolino dopo essersi completamente spogliata. Mario non se la sentì di replicare niente. Si limitò a inginocchiarsi tra le gambe di quella dea ignorante e sboccata e cercò di darsi da fare come meglio poteva. Era un insegnante di Letteratura e non di Lingue, ma la lingua aveva sempre saputo usarla bene.
    
    “Bravo Mario” ansimava Marika “sì, sì propio lì, propio lì”.
    
    “Proprio”.
    
    “Cosa?”
    
    “Si dice proprio non propio. Ci vuole la erre”.
    
    “Professò stavo per venire. Ti sembra il momento di ripassare l’analisi logica?” Marika era davvero seccata.
    
    Mario pensò che mettersi a spiegarle che al massimo si poteva parlare di ortografia e non certo di analisi logica fosse totalmente inutile. Almeno in quella situazione. Per cui preferì star zitto e far parlare la lingua. Nel giro di due minuti Marika venne urlando e ...
    ... tenendogli la testa.
    
    “Bravo Professò la usi bene la lingua anche se stai zitto”. Mario sorrise “ora però scopami che non resisto più”. Il Professore si mise il preservativo e fece una delle più belle scopate della sua vita. Quella ragazza volgare e sgrammaticata era una vera bomba del sesso. Dopo mezz’ora erano soddisfatti e sfiniti.
    
    “Allora Professò? Stiamo insieme?”
    
    “Marika, sinceramente non credo sia possibile. C’è troppa differenza… di età” si affrettò a precisare. Era vero, ma anche la differenza culturale era tanta.
    
    “Non è che lo dici perché ci vuoi provare anche con quella troia di Veruska?” Veruska era la gemella di Marika. Volgare come lei, bella come lei e sempre in competizione con lei per avere più attenzioni dai ragazzi della scuola.
    
    “Ma no. Figurati se mi interessa Veruska” in effetti era davvero una bella ragazza.
    
    “Meno male sennò gli spacco il muso”.
    
    “Le”.
    
    “Cosa?”
    
    “Le spacco il muso. Veruska è una femmina per cui devi dire che le spacchi il muso non gli” continuò Mario a precisare.
    
    “Sì ma il muso è maschile e io glielo spacco”.
    
    Mario si arrese davanti all’evidenza. Si rivestirono facendosi ancora due coccole.
    
    “Ma anche se non stiamo insieme” riprese Marika “se ti andrebbe si può rifare”.
    
    “No!”
    
    “Allora sei uno stronzo” urlò Marika scappando via in lacrime.
    
    “Aspetta! Intendevo dire che si dice “se ti andasse si potrebbe rifare” e non come hai detto te” precisò il Professore ormai rimasto solo in quell’ala vuota ...