1. Da bambina


    Data: 22/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: maxmacs

    ... per le mani, mi accost a sé e mi disse: inginocchiati - Feci come mi aveva chiesto; mi inginocchiai davanti a lui e al suo pene eretto. Era la prima volta che vedevo un pene. Era bello, liscio lavrei voluto toccare ma aspettai . -Adesso apri la bocca - -perché?- Ma mentre stavo chiedendo spiegazioni lui mi prese la testa e mi spinse la mia bocca aperta sul suo scettro di carne. Non riuscivo a comprendere bene cosa stessi facendo ma ero in balia della sua voce e delle sue disposizioni per cui trattenni il fiato per un po e mi lasciai violare la bocca dal suo sesso.. Aveva un buon sapore per cui non mi disgust prenderlo in bocca, neppure quando fuoriuscì del liquido biancastro sulle mie labbra. In silenzio mi pulì le labbra con una grossa foglia di fico e poi mi invit ad alzarmi. Mi baci sulla guancia e mi ripetè che quello sarebbe stato un nostro segreto e mai e poi mai avrei dovuto confessarlo a qualcuno. Io sorrisi contenta della complicità che si era creata tra noi. - E adesso la vuoi vedere?- Dissi indicando la mia fighetta. Si inginocchi lui questa volta, mi sollev la gonnellina e inizi a baciare e leccare il mio sesso bagnato dalleccitazione.. La mia mente torn ad andrea e ai nostri giochi maliziosamente innocenti Da quel giorno bastava che uno di noi due diceva: -andiamo dietro la quercia?- Che si aprivano le nostre danze di piacere e damore che si concludevano in una masturbazione vicendevole. Il tutto dur una settimana. Una settimana che non dimenicher mai. Non mi ...
    ... penetr mai ma sentivo che aveva voglia di me e io di lui. Eravamo come impazziti dal desiderio, nulla ci poteva fermare. Appena sapevamo di essere indisturbati, dovunque ci trovavamo, ci prendeva una smania di piacere e dovevamo eplorarci, baciarci, leccarci , abbracciarci per poi ricominciarefino alla nausea o fino a quando non sentivamo dei rumori che ci avvertvano che non eravamo più liberi e soli. E poi era divertente anche fare finta di nulla davanti ai miei genitori e a mio fratello. Guardarci di nascosto, sfioraci furtivamente, fingere la più completa indifferenza in compagnia e morire dalla voglia di amarci in quei brevi momenti che riuscivamo a rimanere soli. Poi lui dovette partire. Mi disse allultimo minuto che sarebbe andato via. Io non volevo crederci. Ma fu così, mi dovetti rassegnare; il piacere da condividere con lui era finito. Lo accompagnammo al treno io mamma e papà. Quando il vagone sfil via davanti ai miei occhi mi venne da piangere. -ti eri proprio affezzionata a Nico eh?- Disse papà - davvero un bravo ragazzo - disse mamma- lanno prossimo lo ospiteremo di nuovo -. L'anno seguente aspettavo sue notizie sperando di rivederlo ma seppi che si era arruolato nell'esercito e si era fidanzato con una ragazza di Firenze. Lo rividi al matrimonio di un nostro parente dopo 13 anni. Ero una donna ormai e lui un uomo sposato ma per quanto ci comportammo come se nulla fosse accaduto anni addietro, bast uno sguardo a provocarci un tuffo al cuore e un lungo fremito di ...