1. L'ultimo bicchiere


    Data: 23/05/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Apogeo

    ... più confidenziale “Tu”. Scoprimmo, con piacere, di avere molti argomenti in comune e di godere volentieri della compagnia reciproca. A fine serata eravamo rilassati ed allegri complice anche la notevole quantità di alcolici consumati. Ci demmo appuntamento all’indomani e ci ritirammo per la notte.
    
    Il giorno seguente lo dedicai ai miei impegni di lavoro. Il caldo era quasi insopportabile e la giornata sembrava non finire mai. Rientrai in Hotel alle 18:30. Dario era al suo posto in reception. Ci salutammo cordialmente e ci rinnovammo l’appuntamento a più tardi. Affidai ad una doccia il compito di ritemprarmi dopodiché sbarbato, pulito e profumato scesi al bar dove ordinai una birra fresca. Intorno alle 21:00 arrivarono Dario e Sabrina. Si sedettero ed ordinammo una bottiglia di prosecco e poi un’altra. Chiacchierammo a lungo, il nostro grado di confidenza cresceva minuto dopo minuto, come l’euforia causata dall’alcool.
    
    Intorno alle 23:00 Sabrina mi chiese se avessi fretta di ritirarmi. Io le dissi che non avevo problemi, dato che il giorno seguente non avrei avuto appuntamenti di lavoro fino al pomeriggio. Mi chiese quindi se mi andava di unirmi a loro per un ultimo bicchiere nel loro appartamento che si trovava all’ultimo piano della palazzina dell’hotel. Accettai volentieri e poco dopo salimmo. Dario apri una bottiglia di champagne e ci accomodammo sul loro bel terrazzo dal quale si godeva un incantevole panorama sulla città e sul mare illuminato solo dalle luci ...
    ... dei pescherecci.
    
    Il vino aveva reso tutti e tre piuttosto sciolti ed i discorsi erano diventati inevitabilmente meno seri. Ad un tratto Sabrina si scusò e rientrò in casa dicendo che aveva bisogno di andare in bagno. Tornò poco dopo, uscendo dalla porta-finestra della camera da letto, con addosso solamente un paio di mutandine bianche trasparenti ed una canottierina in coordinato, con le spalline sottilissime, che lasciava chiaramente intravedere il suo minuscolo seno sormontato da turgidi capezzoli scuri.
    
    Alla vista di quello spettacolo sobbalzai sulla sedia, non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso. “Perché non entrate un a godervi un po’ di fresco che qui fuori si muore” disse. Dario mi guardò annuendo quindi ci alzammo ed entrammo in camera dove effettivamente la temperatura era decisamente più gradevole. Sabrina, visibilmente alticcia, ciondolò fino al letto, ci salì sopra in ginocchio, prese un telecomando dal comodino ed accese lo stereo che si trovava nascosto non so dove e che iniziò a diffondere un’ipnotica musica chillout. “Dai su, voi due, venite qui, rilassiamoci qualche minuto.” ordinò. Io girai intorno al letto ed andai a sdraiarmi dalla parte opposta. Chiusi gli occhi e mi feci trasportare dalla musica per qualche istante quando li riaprii Dario e Sabrina si stavano baciando con passione, sdraiati al mio fianco, come se io non ci fossi. Lui le aveva infilato una mano negli slip e la toccava lentamente mentre lei armeggiava con la cintura di lui per ...