1. Alessia, la puttana del capo


    Data: 23/05/2018, Categorie: Etero Autore: benves

    ... sua parte con naturalezza, a volte mentre era nello studio di Sartori e prendeva rapidi appunti di quanto lui ed il cliente di turno dicevano, si divertiva ad accavallare e disaccavallare meccanicamente le gambe ridacchiando dentro di se alle inevitabili reazioni del cliente.
    
    Si divertiva anche a mostrarsi particolarmente intima con il Sartori.
    
    Si divertiva a fingere di avere dubbi sugli appunti che aveva preso e con la scusa di chiedergli spiegazioni gli si avvicinava chinandosi verso di lui in modo che risultasse evidente che gli consentiva di sbirciare molto in profondità nella scollatura.
    
    Altre volte giungeva persino a strusciarsi apertamente contro di lui passandogli a fianco.
    
    Spesso subito dopo essere uscita dall’ufficio al termine di una chiara provocazione, si divertiva ad origliare il dialogo tra gli uomini nella stanza.
    
    Le frasi che udiva le davano sempre un brivido sconosciuto ma piacevolissimo.
    
    A volte erano frasi leggere del tipo “Senti Arturo… a me puoi dirlo, ci conosciamo da una vita… ma a letto la ragazza com’è… ci sa fare ? ? ? “, altre decisamente esplicite, che l’avrebbero fatta arrossire solo pochi mesi prima, ma che ora le davano uno strano brivido “Dimmi la verità Arturo…… qualche volta arrivi la mattina e ti fai fare un bel pompino…. La ragazza ha certe labbra… ”
    
    Aveva anche incominciato anche ad accompagnare il Sartori nelle sue visite ai clienti, e per lei era stata un’esperienza ancor più sconvolgente delle precedenti.
    
    In ...
    ... queste occasioni il Sartori la esibiva come non mai, spesso si faceva accompagnare nei suoi giri negli stabilimenti ed Alessia, vestita come una cubista, camminava con lui nei grandi capannoni accompagnata dagli sguardi e dai commenti pesanti degli operai che al suo passaggio non potevano fare a meno di interrompere i loro lavori per guardarla.
    
    Una volta entrando in un grande capannone arroventato dal sole che batteva impietoso, il Sartori le aveva detto “Se ha caldo si tolga pure la giacca mia cara… ” in quello che poteva sembrare un gentile invito ma che in realtà era una precisa indicazione sul da farsi.
    
    Alessia si era sentita vibrare al pensiero di quanto sarebbe accaduto, ma si era comunque sfilata la giacca rimanendo con la sola trasparentissima camicetta che consentiva a tutti di vedere il reggiseno e le forme perfette del suo seno prosperoso.
    
    Quando erano finalmente usciti dal capannone, la brezza del pomeriggio le era parsa freschissima, ma le aveva anche fatto notare quello che la tensione sino a quel momento le aveva impedito di notare.
    
    Alessia si era infatti accorta di essersi bagnata per l’eccitazione.
    
    Al ritorno in macchina il Sartori si era complimentato con lei “Mia cara Alessia sei stata fantastica… ogni giorno che passa diventi una collaboratrice sempre più preziosa… ” poi aveva fatto scivolare la mano quasi con noncuranza sulle cosce della giovane “Commendatore…. Guardi che non c’è nessuno dei suoi clienti in questa macchina… ” gli fece notare ...
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