172 - La giovane Vanessa, lo zio dottore e la chat line
Data: 17/08/2017,
Categorie:
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... mutande. Il cazzo nuovamente duro balzò fuori come una molla. Lei mi sorrise nuovamente e cominciò poi ad accarezzarmelo����.�Ma guarda chi si vede ! Questo ragazzaccio non può stare proprio tranquillo, mi sembra cha abbia proprio bisogno di un intervento urgente�Si abbassò e mi avvolse la cappella con le labbra, sentivo la sua lingua che la esplorava, poi ad occhi chiusi, in estasi profonda, percepii le sue labbra scorrere lungo il fusto ed io mi preoccupai di spingere il tasto per far reclinare all�indietro il sedile, quindi mi abbandonai con il capo riverso all�indietro, mentre la sua abile lingua lavorava sapientemente la mia verga. Elisabetta era brava a fare pompini, le piaceva sentire che io la desideravo e che godevo intensamente per il lavoro di bocca che stava dedicandomi. La su amano mi impugnò l�asta alla base e iniziò a masturbarmi continuando a tenere in bocca il mio cazzo. Il suo cavo orale era colmo di saliva ed io sentivo il mio pene immerso in quell�umido calore mentre lei con la mano libera mi stringeva i coglioni colmi di sborra. Sollevai ritmicamente il bacino per scoparla in bocca e per entrare più profondamente dentro alla sua gola.Poi di colpo intesi che stavo per venire, lei se ne accorse e accelerò i movimenti, poi mi sembrò che dal mio pene uscisse una eruzione vulcanica, fiotti e fiotti di sperma bollente schiaffeggiarono la gola di Elisabetta e lei abilmente, con grande maestria ingoiò tutto il possibile e raccolse con le mani quanto colava ...
... fuori dal suo cavo orale. Si leccò le mani e ancora mandò giù il mio nettare vitale, persino qualche laccio rimasto appeso alle palle, fu raccolto dalla sua lingua, accuratamente assaporato e quindi ingoiato nuovamente� .Alla fine mi munse il cazzo per bene e con rapidi colpi di lingua recuperò le ultime stille che fuoriuscivano dal meato e si rialzò sdraiandosi su di me e baciandomi con la lingua in bocca. Assaporai a mia volta l�intenso sapore del mio sperma misto alla sua saliva, mentre lei con una mano mi accarezzava dolcemente le palle.�Eli, sei veramente grande, la lontananza non fa per me, io ho bisogno di te sempre e dovunque��� Adesso sto veramente meglio��.�Mentre dicevo questo risollevai il sedile e per poco non mi prese un colpo�� Lungo il marciapiedi vidi Vanessa, camminare ancheggiando leggermente, notai che nonostante il cappotto, il bel culetto alto e le lunghe gambe si intuivano ugualmente. Forse stavo solo immaginando le sue forme acerbe, ma ormai il suo corpo non aveva più segreti per me. Non dissi nulla ad Elisabetta, che ancora stava abbarbicata a me, le accarezzai la testa teneramente fin quando lei si rimise seduta sul suo sedile�..�Andrea, devo tornare subito in casa, non vorrei che la bimba si svegliasse o che si destasse mio marito, anche se adesso sarei io che avrei bisogno di farti vedere un bel �documento���... Purtroppo adesso non si può ma ricordati che domani mattina dovrai ricambiare il favore�� Intesi ?�Nei giorni successivi ebbi molto da fare ...