1. 172 - La giovane Vanessa, lo zio dottore e la chat line


    Data: 17/08/2017, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... di suo marito, e spalanca le cosce, io in piedi le appoggio il cazzo sulla figa e glielo sbatto dentro���Ummmhhhh, dottoreee, chi è che ti mette in queste condizioni???? Non ��.. uuummmhhhhhh��. pos�soooo�� lasciarti solo un mmmmmhhhh�� momen�..tooooo����..�Continuai a sbatterla mentre il portapenne sulla scrivania, a forza di scossoni, si avvicinò al bordo e cadde rumorosamente����.�Ummmhhhh che impetooo Andreaaaa���..��Eliiii, non so stare senza la tua figaaa������Ummmhhhh�� ti man�..caaaa�� solo la fi�..gaaaa�???��Noooo, mi manchi tuttaaa, figa, culo, tette bocca, maniiiii��.. Tuttaaa�.tuttaaaaa�.��Sei davvero indiavolato ma cosa ti è successo ?�Compresi che anche lei stava arrivando al culmine e allora, con la mente rivolta a Vanessa, accompagnai i suoi movimenti ondeggianti del bacino ficcandoglielo in profondità e le sborrai dentro la figa un fiume di crema calda�Come sempre mi tenne dentro finché non mi fossi calmato, i suoi occhi ancora chiusi nella beatitudine dell�orgasmo, il seno opulento che si sollevava ed abbassava seguendo il suo affannoso respiro�.. Poi ci alzammo e ci risistemammo, presi un paio di fogli bianchi dalla stampante, li ripiegai e l�aiutai a recuperare le penne e le matite sparse sul pavimento, quindi uscii assieme a lei dalla stanza�����.�Grazie Elisabetta, scusi ancora per il disturbo, domani ci sentiamo magari al telefono per eventuali aggiornamenti���Poi già sulla porta, lei mi diede un velocissimo bacio sulla bocca e mi salutò��.�Arrivederla ...
    ... dottore�� Ok ci sentiamo domani al telefono. Non si preoccupi nessun disturbo�� E� stato un vero��. piacere��. �Sorride maliziosa mentre io a voce alta���..�Mi saluti suo marito��..��Sarà fatto���Salii in macchina e subito il mio pensiero andò a Vanessa, la sua fighettina era un icona della purezza, un acerbo fiore che a vederlo dava l�impressione della verginità. Le labbra della figa di Elisabetta erano aperte ampie e un po� pendule, quelle di Vanessa erano chiuse e formavano un lieve solco dritto che pareva essere inviolabile. Anche l�interno era roseo e l�apertura era un piccolo orifizio invitante, al contrario della grande caverna di Elisabetta.Ormai ero eccitato solo da Vanessa, la ragazzina mi stava stregando e mi stava portando sull�orlo della perversione più estrema.Al mattino presto del giorno seguente, salii in macchina e in meno di due ore fui a Bologna. Una volta in città trovai un traffico abbastanza intenso ma comunque scorrevole e questo mi diede modo d�arrivare alla riunione in perfetto orario.Si discusse delle solite problematiche che mai si riuscivano a risolvere e con la certezza d�aver trovato la soluzione ci salutammo ed io ripartii per tornare nel mio studio.Erano le quindici quando feci il mio ingresso in ufficio, lei, Vanessa era già sul posto di �lavoro� . Mi salutò con la sua aria angelica e pura ed io ricambiai senza tralasciare di gettare lo sguardo sotto la scrivania. La ragazzina aveva un vastissimo assortimento di gonne cortissime e di mutandine ...
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