1. Bus n°21


    Data: 26/05/2018, Categorie: Etero Autore: SexCulture, Fonte: Annunci69

    ... scossoni, il vestito mi è sceso sotto un capezzolo, quello davanti a me se ne è accorto, e mi fissava il seno scoperto sotto il giubbotto che non era agganciato fino in cima. Poi mi ha allungato la mano tra le coscie davanti e siccome la gonna era già salita, me la sono trovata proprio quì...” Barbara si fermò arrossendo ed abbassando lo sguardo, bevve un bicchiere di vino ed attese che qualcuno parlasse. “Fammi capire, Barbara,”interloquì Anna,”ti sei fatta alzare questa minigonna fin sopra al culo, che già copre poco, ti sei scoperta un capezzolo, mentre uno con la cartella te la strofinava da dietro e un’altro dal davanti... cosa ha fatto?” Barbara guardò imbarazzata Domenico, e riprese a raccontare:-“Ha cominciato a titillare le dita sui peli premendo nei punti giusti, ecco cosa ha fatto...” - “Ma... santoddio, Barbara! sotto il collant a rete non hai le slip?” Barbara abbassò lo sguardo e mangiò un altro boccone, alzò le spalle e con un sorrisetto stentato disse “No”-“Oh cazzo!...” Anna si alzò dal tavolo per prendere un’altra bottiglia di vino,-“E tu vai sugli autobus con quelle minigonne e senza mutandine?” - Barbara si difese con aria innocente,”Ma scusa, sono soltanto dieci minuti e stiamo tutta la sera quì da te, io non mi vesto mai così quando vado a giro. Potrò ogni tanto mettermi degli abiti che mi facciano sentira una bella ragazza,no?” - “Si figliola” Fece Anna,”Non ne avresti bisogno per la verità, ma ti puoi sentire una femmina anche se ti metti le slip, ...
    ... non ti pare Domenico?” Dom non parlava, era un po’ seccato e in fondo avrebbe voluto toccarla anche lui in quel modo, visto che se lo era immaginato spesso, ma non lo aveva mai fatto,”Si Anna, ma questo non giustifica degli screanzati a metterle le mani addosso.” Barbara si sentì compresa e riprese a raccontare:”...poi, mentre la cartella mi si infilava sotto il sedere, ho istintivamente stretto le gambe, ma così me la sono piazzata ancora meglio sotto e mi dava l’impressione di una penetrazione imminente, intanto quello davanti insisteva e mi infilava le dita tra le maglie del collant riuscendo ad aprirmi un po’, un altro ancora mi ha fatto scivolare la mano sul capezzolo scoperto e ha cominciato a stringere abbassando ancora di più il vestito e facendolo scendere sotto il seno, a quel punto ero in una situazione inacasinata, ho riallargato le gambe per liberarmi della borsa, ho tirato idietro il bacino per togliermi la mano davanti, ma mi sono sentita mettere altre mani sul sedere, su quell’autobus c’era un casino indescrivibile, probabilmente ero l’unica donna in mezzo a sessanta maschi; quando si sono accorti che potevano farmi qualsiasi cosa senza che nessuno gli dicesse niente, si è scatenato il putiferio, la voce si è sparsa, urlavano tutti, sentivo quello che dicevano, erano eccitati, non vi posso ripetere cosa dicevano, la cosa più innocente era “questa figa ce la scopiamo tutti stasera”...t’immagini, quelli che vedevano la minigonna tutta alzata dietro, sotto, questo ...