Si comincia da piccoli [pt. 1]
Data: 27/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: alchest
... tagli di capelli, addirittura!" "Ieri c'è stato il matrimonio di mia sorella, è stato bellissimo! C'era un sacco di cibo e io ero fighissimo in giacca e cravatta!" "E sì, ci credo.. avrei voluto vederti!" gli dissi, ma lui non afferrò la mia sincerità. Io avevo finito e uscii dal bagno, lui si stava scrollando ma fece un suono di dolore. "Che hai?" gli chiesi "Eh ieri mentre mi tiravo su la lampo del pantalone, mi son pinzato l'uccello... E' troppo grosso!" mi rispose ridendo "Più grosso del mio alle elementari?" gli dissi sfidandolo "Hai voglia! E' enorme" mi disse "Dai sfida! Fa vedere!" uscì dal bagno sistemandosi il pantalone, con ancora la mutanda e toccandosi il cazzo mi disse "Ma mò è moscio, vedi?". Mi venne involontario toccarlo..e lui si fece toccare. Nessuno dei due fece parola, così io continuai a stringerlo cominciava a crescere. Ma era troppo invitante per tenerlo solo in mano, così mi inginocchiai. "Cazzo fai, scemo?" mi urlò tirandomi uno schiaffo sulla fronte. Rimasi in ginocchio, imbarazzato, a guardarlo negli occhi. Lui serio, io shockato.
"Chi c'è qui?? Non si può stare nel bagno dei laboratori!" era il nuovo professore di matematica. Sentendo la sua voce, tornammo in classe.
"Scusa" gli dissi, ma lui non rispose.
Non ci parlammo per quel giorno e nemmeno ci organizzammo per studiare assieme il pomeriggio.
Il giorno dopo, però, mi si sedette vicino e con un sorriso mi disse "Scusami, ero confuso". Sorrisi, annuendo. E cercammo di tornare alla ...
... nostra tranquillità di sempre.
Qualche mese dopo, arrivata la primavera, arrivò anche il nostro saggio di musica. Io ero il più bravo a suonare il flauto e sedevo in prima fila, assieme ai più bravi delle altre classi. Tra questi, il mio vicino era Francesco, un bellissimo ragazzo col sorriso da furbetto che mi sorrise subito. Al primo intervallo tutti si alzarono per sgranchirsi le gambe, ma io rimasi al mio posto a ripassare le canzoni. Arrivò Dennis a vedere come stavo, e dopo poco anche lui andò con gli altri a divertirsi. Era proprio carino quel giorno: camicia bianca dentro al pantalone, capelli ingellati... E al sole di mezzogiorno, i suoi occhi verdi erano due pietre brillanti.
"E' il tuo fidanzatino?"
Mi girai di scatto, con gli occhi sgarrati e le guance rosse per l'imbarazzo.
"Sc..scusa cos'hai detto?" era Francesco, con quel suo sorrisino malizioso. "Sembra il tuo fidanzato, talmente hai sorriso appena l'hai visto!" ero imbarazzato, ma non volevo fare brutta figura. "Ma no, che dici? E' il mio migliore amico!" "Meno male, allora... potevo diventare geloso.." mi fece un occhiolino e mi appoggiò la mano sulla gamba. "Io ho capito come sei... chi sei... dentro di te, lo sai anche tu"
non ebbi la possibilità di rispondergli. Volevo urlargli contro, ma eravamo nel mezzo di un saggio e lui era proprio vicino a me.
Riprendemmo a suonare, il saggio finì e, una volta alzato, non vidi più Francesco.
Tornai a casa nel pomeriggio, ancora pensando a quello ...