Volevo riprovare la minchia
Data: 28/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: PerCamionista
... ma davvero gradevole ed io inaspettatamente non mi faccio pregare ed inizio ad usare la mia lingua anche li, con voglia e avidità mentre con una mano continuo a segarlo e con l'altro gli strizzo leggermente un capezzolo, reso viscido dalle mie leccate.
"Ora siediti qui sul lato passeggero" e così dicendo, aprì la portiera, "mettiti con i piedi fuori che mi hai fatto venire una certa voglia" di nuovo mani a prendermi la testa e senza proferir parola, cazzo in bocca "inizia a leccarlo e a gustartelo, fai quello che ti dico, fidati che diventerai un gran pompinaro". io a sentire quelle parole mi sento sempre piu' suo e assecondo il suo volere, come se non aspettassi altro, comincio quindi a leccarlo e dedico anche un pò di attenzione alle sue palle, davvero grosse e totalmente depilate. dopo qualche minuto mi fa "ora prova a prenderlo in bocca, lo so che è consistente, ma piano piano ti dirò io cosa fare, non avere timore" e mica me lo sono fatto dire due volte, quindi piano piano inizio a spompinarlo ed in effetti dentro la bocca aveva una certa consistenza, sopratutto per me che fino ad allora avevo provato per poco tempo solo il cazzo normale di Alberto qualche sera prima "posso dirti una cosa? ci sai fare davvero tanto, prova solo a non usare mai i denti e credimi che mi stai lavorando proprio bene" e continuava a dettare i tempi con le ...
... mani ed io capivo che apprezzava sempre piu' il mio lavoro perchè gradualmente mi faceva arrivare la sua nerchia sempre piu' in fondo alla bocca finchè non la sentii in gola e lui allora aumentò le frequenze ed io iniziai un pò a soffrire, un pò a tossire, ma mi dava un attimo di tregua e poi ricominciava con ancora piu' foga finchè non si staccò e giratosi verso la strada "sborro sborro cazzo, che sorpresa la tua bocca, sborroooooooo" e schizzò per terra tanta crema calda che io non sarei mai riuscito a fare, e sembrava davvero non finisse mai.
Prese un fazzolettino, si asciugò le ultime gocce e senza problemi mi tirò fuori dalla macchina, mi appoggiò alla portiera posteriore e slacciati i pantaloni che per quella mezz'ora erano rimasti chiusi e con dentro il cazzo sempre eretto e voglioso, lo fece uscire e se lo prese in bocca, aveva una bocca stupenda e mi stava facendo godere così tanto che nemmeno dopo un paio di minuti fui costretto a spostarlo e a sborrare a mia volta su quell'asfalto "che goduria Luca, stavo esplodendo nelle mutande credimi, non ho mai goduto così tanto come oggi".
"Luca grazie, penso che dopo questa sera ho pochi dubbi, ma quei pochi che mi sono rimasti, tranquillo che verrò a chiarirmeli di nuovo qui con te, è stato stupendo".
"Sai dove trovarmi, buon rientro" e mi tornò a baciare dolcemente sulle labbra.
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