1. LA VENERE E IL VILLANO (PARTE PRIMA)


    Data: 01/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Etero Autore: Dunklenacht, Fonte: RaccontiMilu

    ... quelle sponde.L'uomo che cercavo venne a me navigando sopra quelle acque, proprio nel bel mezzo di quel mattino rossastro. Lo vidi piegato in due, mentre cercava di spingere in avanti una sorta di barchino di legno, simile a quelli che si usano nelle paludi. Quell'inusitata imbarcazione, però, per l'occasione, era carica di paglia e di foraggio per gli animali d'allevamento.- Buongiorno, signor Mario! - gli gridai, sventolando il mio fazzoletto per salutarlo e per farmi riconoscere. - Da questa parte, la prego!- Signorina, &egrave lei l'aspirante? - mi disse l'uomo, il quale, sopra le braghe da contadino, portava una sorta di camicia sgualcita e un po' strappata, che gli lasciava scoperto il petto peloso.- Sì, vengo per quel posto di lavoro, vorrei essere la sua aiutante!- Uhm... Però! Mi sembra troppo bello per essere vero! Lei &egrave così ben fatta, così formosa e soda � mormorò l'uomo, come parlando a se stesso. - Da dove viene?- Da lontano, spero che non sia importante...- Infatti: hanno importanza soltanto il suo aspetto, la sua presenza, la sua femminilità, oltre a quello che sa fare!- Spero che lei non pensi che sono venuta per sedurla!- E anche se lo pensassi?- Venga, accosti di qua, mi faccia salire in barca.Tutti chiamavano quel tizio Mario il Villano, perché era piuttosto volgare e rozzo, si esprimeva spesso in un dialettaccio locale, beveva vino, s'ubriacava e si divertiva un mondo a mettere i suoi parenti ed i suoi familiari sotto il tacco dei suoi stivali.- ...
    ... Venga, signorina, salga sulla mia barca, si segga vicino a me, ché sono il suo rematore � mi disse il Villano, toccandomi con le sue mani grandi e tozze.- La prego, non mi dia tutta questa confidenza, ci siamo appena conosciuti!- Allora, le spiego subito quello che dovrà fare per me: badare alla mia paglia ed al mio fieno, accudire i miei animali da cortile e coltivare il mio orto, nei limiti delle sue possibilità, senza rovinare il suo bel corpo... Poi, anzi, soprattutto, ci sarebbe anche un'altra cosa...- Uh, com'&egrave gentile! Ma suvvia, non mi tocchi i capelli in questo modo! A scompigliarmeli, basta il vento!- Dice davvero? Ma se v'&egrave a malapena una bava di brezza!- Chissà quante volte mi toccherà sentire il contatto di queste mani sulla mia pelle, proprio come accade in questi attimi, in cui stiamo stringendo amicizia � dissi sottovoce, ma l'altro mi sentì e rise, lasciando brillare sotto i primi raggi del sole i suoi grandi denti da contadino volgare.- Dove va tutto questo carico? - gli chiesi poi, mentre navigavamo insieme in mezzo al fiume.- &egrave per la mia stalla, per le mie bestie e per le mie mandrie!Il Villano aveva notato la mia gonna attillata, sopra il ginocchio, al pari della bella pelle soda delle mie gambe, che erano lunghe e non avevano un solo pelo. Mi sedetti sulla barca in modo da mostrargli com'ero fatta e soprattutto che ero scalza, nonostante non fosse estate; era mia intenzione eccitarlo e sedurlo, perché volevo essere la sua Venere. Le mie ...