1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2


    Data: 01/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof.

    ... afferravano con decisione, guidandomi avanti e indietro. Un secondo orgasmo mi ha travolta. Lui non sembrava volerne sapere di venire, dopo la sborrata nella mia bocca di poco prima. Ha continuato a scoparmi alla pecorina ancora per un bel po', tanto da darmi l’ennesimo orgasmo. Ormai non ne potevo più, mi stava chiavando da mezz'ora e la mia figa era in fiamme, devastata da quel grosso cazzo. "Siiii, vengo, dai... ", l'ho sentito dire. Mi ha afferrato ancora più forte accelerando il ritmo. Volevo che mi venisse nella figa. "Sborrami dentro" ho urlato, ma in quel momento lo sentii uscire e poco dopo ho avvertito la sua sborra calda sulla mia schiena. Ha sborrato tantissimo anche questa volta. Si è avvicinato con la faccia alla mia baciandomi in bocca, dicendomi: "Non ti volevo venire dentro, stai tranquilla... Anche perché io e te ci divertiremo ancora. Oggi pomeriggio ti accompagno io a Oristano, partiamo di pomeriggio perché dobbiamo fermarci da qualche parte Mi ha guardato con uno sguardo da porco che non prometteva nulla di buono. Mi ha terrorizzata, ma allo stesso tempo cominciavo a eccitarmi di nuovo, chi mi avrebbe avuta ancora? Dove? 5 Quest’anno non sarò più costretta a viaggiare, seppur finora le sedi delle scuole in cui ho insegnato filosofia non siano mai state a distanze notevoli da dove abita, Quest’anno a scuola potrò andarci anche a piedi. Una ventina di minuti da casa. Cinque minuti in auto. Oggi a scuola ho le prime ore. In terza e in quinta, poi starò a ...
    ... disposizione. Il preside che mi manda a chiamare: -Senta prof., ho bisogno di un favore. -Mi dica Preside. Se posso ….! -Professoressa, so bene che non è minimamente neanche vicino ai suoi compiti quello che le sto per chiederle, ma c’è qui Martina che non sta bene. Ho i bidelli tutti impegnati, due mi mancano. Ho telefonato a casa della ragazza e c’è il padre che non può muoversi e mi ha chiesto, pur sapendo che non spetta alla scuola, se possiamo aiutarlo accompagnando noi la ragazzina a casa. Abita qui di fronte, questa traversa che c’è sull’altro marciapiede, attraversando la strada qui a 50 metri. Non è che gentilmente la accompagnerebbe? Dopo può anche tornarsene a casa tanto per oggi va bene così. Non ci soni problemi, Se proprio dovesse esserci qualche inconveniente abbiamo il suo numero, tanto lei abita qui in città.- -Preside, ho tre ore libere, certo che si. prof. Grazie! Non immagina come mi aiuta in questo momento. Grazie infinite! -Piuttosto oggi non ho l’auto, ce la facciamo ad andare a piedi? -Lei, Martina: - No Prof. Possiamo andare a piedi. Ce la faccio. -Sicura? -Si prof. Sicura. -bene! Andiamo. Martina è una di quelle alunne che studiano, ma che a volte si lascia trascinare dagli eventi e dagli altri. Ha due fratelli più grandi, uno meccanico, l’altro fa lavori saltuari, la madre fa le pulizie quando le capita il padre che non sta bene, rimane a casa. Abitano il una palazzina popolare abbastanza degradata con ampio sterrato in cemento, cancello e recinzione, ...
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