1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2


    Data: 01/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof.

    ... della donna, che contorcendosi e muovendo le gambe anche involontariamente lo scappellava ancora di più, Proprio lo masturbava, tanto che altri due o tre affondi e si sarebbe vista la sborra schizzare dal meato urinario di quel glande stretto tra le cosce di Antonella. L’uomo, però, lo aveva sfilato prima, non voleva venire così presto, anche se sicuramente non gli sarebbe bastata una volta, voleva godersi quella femmina e possibilmente anche le altre, il più a lungo possibile, così come gli altri maschi non volevano certo farsi bastare una sveltina con quelle tre belle figone che si erano procurati. Lei, Antonella, sentendosi sfilare il cazzo da mezzo alle gambe si era sentita vuota, persa, l’espressione del viso faceva capire che il piacere che l’aveva già avvolta le era stato improvvisamente negato. Attimi di sconforto, subito però nascosti da un atteggiamento che voleva far leggere a chi la guardava, un atteggiamento tipo: “ porci, mi state costringendo, altrimenti mai mi sarei concessa”. In quell’attimo e nei momenti in cui le sue cosce catturavano il cazzo, questa diventava una evidente bugia. Il pelo le spuntava fuori dalle mutandine, a un lato e sopra, quelle cosce snelle, brune, veramente ben disegnate e soffici che si stringevano attorno a un cazzo durissimi, erano per il resto degli spettatori lì presenti, uno spettacolo che li eccitava in modo pauroso. Thomas ha letteralmente afferrato Efisia, lui seduto sulla poltrona l’ha attirata a sé, lei in piedi. ...
    ... Sollevandole la gonna e abbassandole le mutandine aveva di fronte la figa bombata, carnosa, con il pelo curato. Rasato ai lati, la faccia del ragazzo affondava in quel pube, cosce decisamente in carne, non era grassa, ma la polpa c’era, lisce, vellutate. La lingua di lui separava le grandi labbra carnose e gonfie. Lui: - ne hai voglia?- le mani di Efisia sulla testa e sulle spalle del ragazzo a tentare di respingere quegli assalti, ma con nessuna forza e pochissima convinzione. La donna si mordeva il labbro inferiore per non gemere, la testa buttata all’indietro, i capelli castani corti fino a coprire la nuca, arruffati e svolazzanti. Dopo soli pochi secondi, le mani della donna non respingevano più quel piccolo porco, anzi, sull’occipite del maschio, incollavano ancora di più la faccia al pube per sentire meglio la lingua separarle le grandi labbra gonfie di voglia stuzzicarle il clitoride e infilarsi dentro. Lei: - Porco, sei un porco! Continua, non smettere ora, bastardooooooo Siiiiii ancora, era questo che volevi? Sentirmi godere? siiiiiiiii sto godendo, senti come godo’ Ti piace, vero bastardello? Continua fammi venire ssssiiiiiii Con sussulti, scatti in avanti del bacino, gemiti e convulsioni, la donna ha inondato di liquido vaginale la faccia del ragazzo schiacciandosela sul pube tenendogli ancora la testa premuta con le mani per non staccarsi. Una volta separati, lei stava per cadere a terra visto che le forze e le energie le erano state risucchiate dal potente orgasmo, il ...
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