1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2


    Data: 01/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof.

    ... rispetta i patti, la vuole, se la vuole scopare di brutto. stacca la bocca da quella fica e sistemandosi un cuscino del divano per attutire la durezza del pavimento sulle ginocchia, si posiziona affinché il cazzo sia ad altezza di figa. Lei non vuole, si dimena. Lui la blocca tenendole i fianchi, lei con le mani libere lo graffia sul petto, il faccia, gli da dagli schiaffi, tutto inutile. Il pene durissimo punta già tra le labbra del sesso della ragazza. Per infilarlo di colpo come vuole lui, se lo tiene con una mano mentre l’altra è sempre ad afferrare un fianco di lei. Un colpo di reni. Una stoccata. E’ dentro! Lui grugnisce soddisfatto, lei lancia un urli secco brevissimo, le ha fatto male, ma poi è inerte e accetta passivamente la seconda stoccata, quella che le fa sentire il glande sbatterle la bocca dell’utero e i coglioni sulle natiche. - bella stretta eh!? Ora te l’allargo bene! Muoviti, fammi godere, troietta! Dai che ti piacerà! Lei non vorrebbe ma il suo corpo esegue. Movimenti dei fianchi, circolari, la figa va incontro al cazzo, le cosce che massaggiano i fianchi dell’uomo. Non resiste; viene mentre lui se la sta scopando. Lui continua con stoccate potenti, le fa sentire bene quel pezzo di carne che a lei sembra ferro rovente, scorrerle lungo tutta la vagina che gli si stringe attorno, lo cattura e lo munge, tanto che al secondo orgasmo di lei, anche l’uomo si scarica dentro quella fighetta stretta e calda. Soddisfatto le cade con il busto sulle tette e la ...
    ... bacia il collo. Ansimando le sussurra all’orecchio: - dì la verità, non eri mai venuta così, vero? I maschietti ragazzini che ti scopi non ti fanno venire così eh? Lei non risponde ma pensa: è verissimo. Una settimana dopo, è di nuovo in quella casa dove avrebbe dovuto soddisfare maschi sconosciuti e ubriachi. Stavolta, però, non ha ne il tempo di fuggire e nemmeno di ribellarsi; uno, dopo averla spogliata e portata a letto, se la scopa venendole sulla pancia, un altro la fa girare di spalle e se la incula di brutto praticamente spaccandola e venendole tra le natiche e un terzo le fa ingoiare tanto di quello sperma che i conati di vomito le durano due giorni senza che però lei riesca a tirar fuori dal suo stomaco, neanche una goccia di quel liquido vischioso. Praticamente è stata la prima rispetto a Monica e Antonella, a cadere tra le grinfie di quei porci. Già dai tempi dell’Università. Mentre Monica e Antonella preparano il caffè, Remigio e Armando, entrati in cucina hanno chiesto se fosse tutto pronto, ricevendo un semplice e secco “si” da Monica. Remigio ha preso la parola: -Ok, adesso, facciamo un gioco. Una gara. Armando mette il cazzo tra le cosce di Antonella e io, tra le tue, rivolto a Monica. Voi, con i vassoi in mano, tazzine, zuccheriera e quello che serve, dovrete camminare a cosce strette per non mollare il pene, per portare tutto lì dove sono gli altri, in soggiorno. Ovviamente non era un invito, ma un ordine. La cosa è riuscita, con molta lentezza e titubanza, le ...
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