1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2


    Data: 01/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof.

    ... il fatto che prima non ero riuscita nemmeno a finire di masturbarmi. Si è staccato dalla mia bocca e ha guidato la mia mano sul suo pacco. Sotto la stoffa dei pantaloni sentii un rigonfiamento notevole: doveva avere un bel cazzone! Mi ha afferrato di nuovo per i capelli, girando il mio viso verso il suo e guardandomi negli occhi mi disse: "Hai sentito che bel cazzo che ho? Tanto lo so che ti piace, ti faccio mugolare mentre godi, mentre questo cazzo ti fotterà. Mi ha messo di nuovo la lingua in bocca. Sentivo il suo cazzo ingrossarsi sotto la mia mano. Mi si stava annebbiando il cervello. Quella lingua che mi frullava in bocca e quel cazzo che si ingrossava e aspettava solo che io lo liberassi sai pantaloni mi stavano facendo sragionare. Istintivamente le mie mani erano sui bottoni e gli ho slacciato i pantaloni, che sono caduti ai suoi piedi. Subito dopo è toccato alle mutande e mi sono ritrovata in mano un cazzo veramente grosso. Si è staccato dalla mia bocca e mi ha spinto già. Non doveva fare più molta fatica, ora. Le mie volontà di resistere erano già andate a farsi benedire e mi sono chinata davanti a lui prendendoglielo in bocca. Pensando a cosa stavo facendo ho avuto per un attimo qualche rimorso: stavo facendo un pompino a un porco sconosciuto che sicuramente non aveva meno di 65 anni!!! Ma ormai non potevo più tornare indietro, le sue mani si erano posizionate sulla mia testa e mi spingevano avanti e indietro, mentre le mie labbra correvano sulla sua asta. Ho ...
    ... messo una mano su quel grosso cazzo iniziando a muoverla avanti e indietro. Lui era visibilmente eccitato, donna sconosciuta che gli piaceva, tutta a sua disposizione, una schiava, una bambola senza volontà, ma in carne ed ossa, calda e che reagiva ai suoi stimoli gli stava facendo un pompino! Sempre continuando a succhiare mi ha fatto togliere la maglietta lasciandomi con le tette al vento. Probabilmente la situazione lo aveva eccitato oltremisura, tanto che dopo pochi minuti di pompino lo sentii irrigidirsi e poco dopo iniziò a rovesciare un fiume di sborra nella mia bocca, che non riuscivo a contenerla tutta, tanto che poco dopo ha cominciato a colarmi sul viso e sulle tette. "Siii, così, brava sborro dai, ingoiala tutta Che brava troia che sei..." diceva. Ha tolto il cazzo dalla mia bocca ed è rimasto a guardarmi: ero in ginocchio davanti a lui, con gli avanzi della sua sborra in faccia e sulle tette... "Sei una brava ragazza, ma adesso devi farmi felice davvero". Ma come, non ne aveva abbastanza? "No dai basta!... Mi voglio divertire ancora e sai che devi stare zitta, altrimenti ti sputtano! Andiamo, alzati!" Mi ha tirata su abbassandomi i pantaloni della tuta che avevo addosso: sono rimasta con addosso solo gli slip neri che portavo. "Sei davvero una bella ficona, mmmm che belle coscione! Ha cominciato a palparmele in modo osceno, ci ha infilato in mezzo la mano salendo a toccarmi il sesso. Sei bollente tra queste cosce, un vulcano pronto ad eruttare lava bollente. A cosce ...
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