1. Ischia


    Data: 02/06/2018, Categorie: Etero Autore: carloxxxbsx

    ... triangolini del costume e presi i suoi seni.
    
    Entravano perfettamente nelle mie mani grandi e i suoi capezzoli turgidi scivolarono tra indice e medio dai due lati.
    
    Le ripetei una cosa che le dicevo spesso: " I tuoi seni calzano una coppa di champagne".
    
    Ed in quel istante i seni si riempirono diventando duri, lei mi guardò girando solo il volto, i suoi capelli mi sfiorarono il viso, ero incantato da una scena che si faceva sempre più erotica; mi disse: che fai dobbiamo andare, ci aspettano.
    
    Ammorbidii il mio sguardo, la baciai come piaceva a lei stringendo un pò di più i suoi seni, il mio sesso era dritto e perfettamente puntato alla sua vagina ma fermato dal costume, e le dissi: la metà di loro non era ancora a colazione, e visto che ci sono molte donne a doversi preparare secondo te faranno presto? Voglio cinque minuti con te!
    
    Spalancò il suo miglior sorriso e mi diede lo sguardo più ammiccante che sapeva fare, il mio cuore si fuse e mi rispose: "Ma tu non duri mai cinque minuti!" e fece una risatina compiaciuta.
    
    Le piaceva prendermi in giro su questo piano ed in effetti con me cose veloci non si potevano fare....
    
    Le dissi: "non ti preoccupare andrà così!"
    
    E scostai il costume infilandomi dentro di lei.....
    
    Non era lubrificata, ci voleva un pò più di tempo con lei, provammo un sottile dolore entrambi, allora mi sfilai, mi bagnai il pene con la saliva e rientrai.... andava meglio e lei abbassò le anche; ora mi voleva!!!!
    
    Eravamo in piedi la ...
    ... feci poggiare alla cassettiera ed iniziai un ritmo non frenetico e costante.
    
    Facemmo l'amore per diversi minuti, dandoci baci voluttuosi ma senza andare alla fine, allora mi tolsi da lei, e la girai, la feci mettere sulle mani e le ginocchia sul letto ed io poggiai le mie ginocchia allo stesso, puntando i piedi a terra.
    
    Entrai di nuovo in lei era molto bagnata adesso, del resto "la pecorina" era la sua posizione preferita.
    
    Iniziammo a fare sesso, quello vero, andavo veloce e poi piano, variavo il ritmo per eccitarla sempre di più, poi iniziai un ritmo costante quello che sapevo le piacesse e la faceva venire ma ogni quattro-cinque colpi costanti ne davo uno deciso e duro e andai avanti così.
    
    Le passai la mano sotto il ventre e il clitoride seppur piccolino era durissimo.
    
    Tornai con le mani ai suoi fianchi e glieli strinsi.
    
    Allora intensificai il ritmo e i colpi singoli e se ne venne.
    
    Si stese lunga ed io dietro a lei per non uscire, mi disse : visto non sei venuto!
    
    Aveva ragione ero molto eccitato, ma non ero vicino a venire.
    
    Mi avvicinai al suo orecchio mentre il mio corpo pesava tutto sul suo, anche se ero magro ed atletico il corpo di un uomo abbandonato ha un peso considerevole, e le sussurrai con la voce più sensuale che potevo: "mettiti su di me ti faccio vedere che vengo subito".
    
    Le stavo suggerendo una posizione che da poco le avevo svelato mi faceva un effetto immediato, mi stimolava il pene in modo mai sentito e mi stimolava la mente con ...