Caffeomanzia
Data: 02/06/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Altro,
Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu
... disse lui, con un affondo quasi di prova. �ovvio, non hai mai scopato una come me!� cantilenò Viktorie. �corri in bagno, lavati e continua con la signorina qui!� ordinò lei, fissandolo da sopra la spalla. Lo voleva dentro, dentro di sé.Quel rapido giro in bagno per ripulirsi fu una pausa dannata e benedetta. Lo costringeva ad allontanarsi da lei, ma gli lasciò anche il tempo di riprendersi, e quando saltò nel letto e affondò in Viktorie guardandola in quegli occhi chiari, fu ancora meglio di prima. Era bella, era bello guardarla, era bello decifrare i suoi sospiri alla ricerca di come gli procurasse più piacere a sé e a lei. La penetrava con ritmo crescente, stava andando tutto divinamente bene, e quello splendore cominciava a mugolare a denti stretti parole incomprensibili."Cosa... Nnh... Stai dicendo... Ouff..." ansimò lui, e per risposta lei lo baciò e cominciò a cantilenargli "Fottimi. Fottimi. Fottimi fottimi fottimi. Fottimifottimifottimifottimi" in un crescendo di velocità che lo eccitava, il flusso delle sue parole non aveva più senso, aggiustò il suo corpo un secondo urlandole di alzare le gambe e cominciò a fiottarsi dentro di lei con ferocia, una ...
... ferocia puntata solo allo svuotarsi di ogni voglia, avrebbe immerso il suo cazzo in quel corpo bollente tutto il tempo possibile, quel corpo che sussultava sotto i colpi che battevano proprio dove Viktorie sentiva più piacere, e lei urlava quel godere a voce alta, non erano più parole, solo miagolii di una donna che impazziva sotto di lui.Di questo aveva bisogno lui, di queste sensazioni, almeno ogni tanto, e quella stronza gliele negava perché timorosa di provarle? Di lasciarsi andare? Chi se ne importava, ora era con Viktorie, era in Viktorie, e quell'orgasmo che arrivava dalle sue palle l'avrebbe scaricato assieme a molti altri, chi se ne importava di tutto. Rantolò un "vengo!" più per abitudine che per altro, facendo urlare di rimando la donna quando sentì il suo seme emergere dalla verga dell'uomo e inondarle il corpo. Lui crollò stremato, maledicendo la sua carne che non riusciva a reggere il suo desiderio, ma anche Viktorie aveva bisogno di una tregua, scossa dall'orgasmo potente che le faceva ancora mancare qualche respiro.Lei sospirò, sorridendo, sentendolo addormentarsi. L'avrebbe lasciato riposare per un po', d'altro canto la notte era ancora lunga...