"una sola sfumatura....lei !"
Data: 03/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: pupona65
... padrona', … che nel frattempo, aveva già provveduto ad oscurare i lucernai, ad accendere le luci soffuse e il lettore mp3 contenente la nostra playlist preferita, a mettere le strisce di lenzuola rosa e nere (già preparate nei giorni precedenti) in quelle maniglie che avevo appena installato ai muri, ma sopratutto.... lei, era lì già pronta !
In piedi, davanti al letto, indossava quel corpetto di pelle nera appena comprato, dove due capezzoli già turgidi facevano una bella presenza, un paio di autoreggenti a rete ne fasciavano le gambe e un paio di scarpe rosso rubino tacco 15 a completare la sua parte inferiore.
Niente mutande o perizoma. Indossava un paio di guanti neri, lunghi e vellutati e una graziosa mascherina, sempre di color nero. La sua folta e lunga chioma nera, completava quella sua immagine, rendendo unica quella... dolce 'sfumatura' di lei.
...”Togliti subito l'accappatoio e sdraiati immediatamente sul letto!”... mi disse con tono imperativo e continuò dicendo ...”mettiti al centro e bendati gli occhi con quella fascia!”....
Feci esattamente ciò che mi ordinava; le piaceva quel fare da padrona e io acconsentivo in quel ruolo da sottomesso, perché sapevo che era quello che lei voleva e a me, tutto sommato, non dispiaceva affatto. Una volta legato e bendato, ebbe inizio il gioco.
Cominciò a leccare ogni centimetro del mio corpo, escludendo di proposito la mia zona pubica, dove inevitabilmente regnava sovrano, il mio uccello in un erezione allo ...
... stato puro. Starmene li in quelle condizioni, amplificava maggiormente ogni sensazione; non poterla toccare, come avrei fatto di solito in quelle occasioni, ne aumentava maggiormente il desiderio di volerlo fare.
Solo tre dei cinque sensi in nostro possesso erano disponibili, ma mi resi conto, quanto quelli mancanti fossero, forse, quelli più importanti in quelle circostanze, ed ebbi la conferma di quanto fosse molto determinate la forza della mente e dell'immaginazione.
Usai i tre sensi a disposizione contemporaneamente, solo quando lei si mise a cavalcioni sopra di me, porgendomi la sua parte inferiore sopra la mia faccia. Sentivo i suoi mugugni di piacere, mentre mi succhiava l'uccello con tanta enfasi, odoravo il suo profumo emanato da quella vagina fortemente bagnata, ne gustavo il suo meraviglioso sapore, ogni qualvolta che sfilava il mio uccello dalla sua bocca, avvicinando così maggiormente il suo corpo sul mio viso.
Dopo circa una decina di minuti di tutto questo, dove io emanavo dall'uccello pulsazioni a ripetizioni e lei che grondava di piacere sul mio volto, la sentii girarsi e sedersi comodamente su quell'uccello che ormai non aspettava altro.
Il mio uccello entrò in quella vagina che era una meraviglia. Quella situazione di essere 'padrona' la eccitò ancor di più del solito e ne ebbi la conferma quando spingendo a più non posso su di me, bastarono pochissimi minuti che lei sgorgò in un vero fiume di piacere, e ciò si manifestava solo quando godeva ...