1. Il controllore


    Data: 04/06/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Misa, Fonte: RaccontiMilu

    ... lo faceva sforzandosi.- Aaah così non va bene, faccio io.Lui le prese la testa con entrambe le mani e iniziò a scoparle la bocca con forza. Gli affondi le facevano arrivare il cazzo in gola, e si sentiva soffocare ogni volta che glielo piantava dentro fino alle palle. Non riusciva a respirare, sentiva il suo turgido membro occupare tutta la bocca e proseguire in profondità. Quando Susy stava per raggiungere il limite lui lo estraeva e poi riprendeva a muoverlo, concedendole di respirare.Si stava facendo usare come una di quelle bambole di gomma gonfiabili, un oggetto il cui unico scopo è di soddisfare gli istinti animaleschi di lui. Aveva paura che arrivasse qualcuno e la vedesse, così i suoi occhi erano fissi sulla porta dello scompartimento."Cosa c'è, hai paura che qualcuno veda quanto sei troia? Devi guardarmi mentre te lo sbatto in bocca, voglio vedere i tuoi occhi mentre il tuo viso è all'altezza delle mie palle."Quelle parole le facevano rabbia, ma allo stesso tempo una vampata di calore la percosse da testa a piedi.La saliva colava copiosamente dalla sua bocca, scivolava sul suo seno disegnando rivoli umidi.Mentre lui continuava a scoparle la bocca, a strizzarle le tette e a prendersi gioco di lei, il treno continuava la sua corsa. Ad un certo punto iniziò a rallentare, erano in prossimità di una stazione. Allora il controllore ebbe un'idea.- Vieni con me, qui, vicino al lunottoLa fece alzare e la spinse verso il lunotto, schiacciandola col suo corpo. Le aveva ...
    ... prontamente penetrata col suo cazzo, trovandola umida e iniziando a ridere di lei.- Lo vedi che sei una puttana? Hai la figa fradicia...Iniziò a stantuffarle il cazzo nella figa, spingendola contro il vetro e facendo in modo che le sue tette fossero in bella mostra.- Ti prego, così ci vedranno.- E che ti vedano, così quando tornerai al tuo posto ti riconosceranno!Quel pensiero la fece fremere, si stava eccitando sempre più e non riusciva a crederci... Quest'uomo stava abusando di lei, l'aveva ricattata, derisa, e umiliata, ma lei godeva...Il treno si fermò e le persone si accalcavano e passavano sotto il lunotto per raggiungere una delle porte, posizionata a poco da lì. La maggior parte delle persone passò senza notare nulla, ma alcuni la videro; i passanti, coloro che aspettavano sulla banchina, alcuni la indicarono e lei, rossa di vergogna, cercò di voltarsi, di chiudere gli occhi, o di abbassare la testa, ma lui glielo impedì.- Non girarti, guarda quello, ti sta indicando, ha capito che sei una puttana e sa che ti stai facendo scopare in un luogo pubblico! Guardalo, sono sicuro che si starà eccitando anche quel vecchietto lì seduto che fa finta di nulla ma che ogni tanto guarda da questa parte. Fagli vedere come ti diverti.Così dicendo le prese una tetta e iniziò a strizzargliela come per volerla mungere. Aumentò il ritmo e lei non poteva non provare piacere da questo trattamento, dall'eccitazione di essere vista da sconosciuti, mista a vergogna e imbarazzo.Il suo viso mostrava ...