1. Paure e gioie di una coppia di amanti


    Data: 04/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Andlangr

    ... Nessuno dei due e' mai stato li'. Per me poi e' la prima volta in assoluto.
    
    Suono il campanello del citofono e dal piccolo altoparlante che sormonta il pulsante la voce pacata di un uomo ci fornisce le poche indicazioni necessarie alla permanenza ed ai servizi della nostra camera. Entriamo. Imbarazzati e timorosi attraversiamo il corridoio dove i nostri passi incerti vengono ammutoliti dalla morbida moquette e dal suono di un vecchio brano dei Queen. La stanza e' al secondo piano e per raggiungerla dovremo prendere l'ascensore.
    
    Appena dentro, neanche il tempo di attendere la chiusura delle porte, siamo gia' avvinghiati in un bacio appassionato. E' Lei a cercare le mie labbra, io contraccambio con un forte abbraccio per farle intendere che questa volta saremo veramente uniti. Stiamo per accendere le polveri e nelle sue parole "ancora non mi sembra vero" il rammarico di non aver potuto vivere prima questo momento. Ricomposti all'arrivo al piano usciamo dall'ascensore: con passo lento e sguardo indagatore percorriamo i pochi metri che ci separano dalla stanza con la paura di poter incrociare "perfetti conosciuti". Appare piu' evidente che la musica di sottofondo che ci conduce verso l'uscio della stanza abbia un volume piu' alto del normale e non se ne capisce il motivo: o forse si? Dietro le porte chiuse delle altre camere si odono gemiti ed urla di piacere di una donna: chi ci ha preceduto e' gia' al culmine dell’appagamento sessuale. Sto invidiando il "Lui" e vorrei che ...
    ... questo mio sentimento cogliesse gli ospiti dell'hotel con la stessa intensita' con cui la sto vivendo quando saro' io ad esibirmi nella nostra alcova..
    
    La chiave nelle sue mani, sicure e senza tentennamenti, si infila nella serratura. Non sento lo scatto dell'apertura, sono ancora affascinato dal piacere della sconosciuta che invade il corridoio. Sulla soglia, uno sguardo di complicita' ed il mio gentile invito ad entrare prima di chiuderci alle spalle la porta e con essa l'imbarazzo del luogo.
    
    I primi istanti sono di una normalita' imbarazzante, sembra di vivere un tipico momento familiare: ci leviamo le giacche invernali e mentre lei posa la borsa sul tavolino prendendo poi qualcosa da essa, io svuoto le tasche dei pantaloni e libero dal superfluo le tasche della giacca. Orologio e cellulare su tutti. Non voglio avere limiti di tempo ne' essere disturbato nelle prossime ore. Dopo questo piccolo atto, ci abbracciamo liberi degli ingombranti giubbotti. Mi bacia quindi mi saluta infilandosi nel bagno. Passo l'attesa dando un'occhiata alla camera.
    
    Oltre l’ingresso, un corto corridoio: nella parete di sinistra la porta che si affaccia verso il bagno, quindi la stanza che sembra avere una discreta metratura. Di fronte, oltre la doppia tenda, una porta finestra con la persiana abbassata per tre quarti da dove e' possibile vedere il parcheggio e la luce che ancora illumina questa splendida giornata. Nel locale il sole e' filtrato da una tenda pesante e scura in tessuto e, ...
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