Il cannolo
Data: 13/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: il demone, Fonte: EroticiRacconti
Nell'entroterra siciliano, lontano tanti km dai luoghi di villeggiatura, le estati sono calde e identiche da millenni, solo la tecnologia separa un’estate del 2015 da una del 1915, ma forse nemmeno quella a dire il vero, tutto è troppo lento, vecchio e uguale. Un paesino, meno di mille abitanti, una chiesa, un barbiere, un circolo nobili, retaggio di un’epoca che fu e una pasticceria, la mia, aperta da generazioni. Il padre di mio padre, mio padre ed ora io facciamo da sempre gli stessi dolci e soprattutto gli stessi cannoli, venduti sempre alla stessa gente, ma quel giorno, il 5 agosto del 2015, fu diverso. Ero nel mio laboratorio, intento a fare le bucce di cannoli, per poi rivenderli la domenica. Avevo l'impasto della cialda e lo stavo arrotolando nella cannuccia di metallo per friggerla, quando sentii il campanello del negozio, la cosa mi stranì non poco, visto che a quell'ora e in quel giorno della settimana non veniva nessuno. Dalla porta del laboratorio, da dove si poteva intravedere il bancone del negozio, un negozio molto piccolo ma ben curato, con rifiniture in legno, vidi il parroco ed uscì. Non era solo, era con una coppia. «Buongiorno Carmelo», disse con un marcato accento tipico di Trapani, luogo di origine del parroco. «Questi sono due miei ospiti: mio cugino Vincenzo e la sua consorte», indicandomeli. «La signora Sara è una pasticcera amatoriale ed io le ho detto che qui ci sono i migliori cannoli della zona.» Sorrisi sotto i baffi. I nostri cannoli erano ...
... davvero molto apprezzati e venivano dalle zone limitrofe per comprarli. Guardai meglio la coppia, lui un uomo sulla sessantina, basso, stempiato, con dei pantaloni scuri, nonostante il caldo, una camicia azzurra, infilata dentro i pantaloni, che metteva in risalto la sua pancia, con una cintura anonima in bella vista. Lei invece... lei sì che si faceva notare, sicuramente molto più giovane di lui, occhi ammalianti, verdi come l'erba dei campi, vestito nero lungo, con una larga scollatura sul seno, capelli scuri lunghi, portati dietro le orecchie, magra, ma con un seno prosperoso e con appena un filo di trucco. Stonava pesantemente insieme al marito. «Vorremmo 2 cannoli», mi disse il signor Vincenzo. «Li sto preparando, saranno pronti per il pomeriggio», dissi io. «Peccato, nel pomeriggio c'è una funzione in chiesa», disse il parroco. «Ma li state facendo ora?» chiese lei. «Sì, un po' li faccio adesso e il resto nel pomeriggio.» «Potrei vedere come fate? Sono sempre stata curiosa di sapere come si fanno i cannoli, io li amo.» disse guardandomi e facendo un sorrisino celato. «Per me non c'è nessun problema. Se vi volete accomodare…» «No, no», disse il prete. «C'è Nunzia, la perpetua, che ci aspetta per mangiare, eravamo passati giusto per i dolci.» «Che peccato!» esclamò la signora Sara. «Io fino alle 18 circa li preparerò, se fate in tempo potete passare.» «Vincenzo, tu che dici? Posso passare nel pomeriggio? Poi potrei farteli a casa», disse lei facendogli gli occhi dolci, ...