Viaggio d'affari a madrid - ep. 5
Data: 05/06/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: granbear
... pantaloni e le scarpe e prendere posto su un lettino.
Con pochi strappi rimasi con piedi e polpacci completamente implumi e lucidi per l’unguento, che l’estetista mi aveva cosparso.
Feci un pediluvio tiepido per ammorbidire le estremità , successivamente, iniziò la pedicure e dopo pochi minuti, avevo i piedi perfettamente curati e morbidi.
Tra i prodotti in esposizione, Sofia ne scelse uno e lo porse all’estetista e, in men che non si dica, avevo le unghie smaltate di un elegante rosso scuro.
Sofia a questo punto m’invito a provare nuovamente i sandali.
Stavano benissimo ne fui entusiasta, Sofia e l’estetista mi guardavano compiaciute per il nuovo look dei miei piedi.
L’estetista, con il benestare di Sofia, m’invitò a sdraiarmi nuovamente sul lettino.
Lo feci senza obiettare e, dopo poco, mi aveva depilato gambe, glutei e parti intime, lasciando, unicamente, un piccolo ciuffo triangolare di peli sopra il cazzo.
“Ora sei mezzo e mezzo, sei contento?” io giravo e rigiravo, un po’ incerto, sui tacchi vertiginosi, compiaciuto dai complimenti delle due che, nel frattempo, avevano iniziato ad accarezzarmi lascive, le cosce diventate lisce.
La trans si tolse il camicie e mise in mostra il suo cazzo enorme, Sofia, spogliatasi nel frattempo, volle provarlo subito sdraiandosi a cosce aperte sul lettino. La trans le fu sopra ed iniziò a martellarla con forza, come solo i neri sanno fare. Io eccitato dalla scena e dall’insieme dei tacchi a spillo, dello smalto ...
... e delle gambe lisce, mi accarezzavo da solo, provando un forte turbamento.
La trans chiamò il suo assistente ed io, obbligatolo a spogliarsi, lo obbligai a piegarsi alle mie voglie. Lo inculavo con veemenza eccitato dalla mia immagine riflessa nello specchio, io depilato sui tacchi a spillo e lui piegato in avanti sotto i miei affondi.
Venni dopo pochi minuti, incurante del mio inculato, usandolo come una mano per una sega. Sofia, invece, continuava a godere sudata sotto i colpi del trans, che gli venne dentro da li a poco.
Dopo esserci rimessi in ordine, Sofia mi riaccompagnò in albergo, raccomandandomi di fare pratica con il nuovo regalo.
Appena arrivato in stanza mi levai subito pantaloni e scarpe, tenendo solo la camicia ed, indossati i sandali, inizia ad andare su e giù per far pratica, in atteggiamenti via, via più disinvolti.
Ogni sera, rientrato dal lavoro, iniziavo la mia pratica di “modella” diventando ogni giorno più esperto.
Arrivato al venerdì, camminavo già spedito e sicuro. L’unica nota stonata, era la parte superiore del mio corpo, in particolare il petto e le braccia, ancora coperti di peli.
Con decisione ferma, guardandomi allo specchio, decisi di porre immediatamente rimedio alla situazione, recandomi dall’estetista.
Telefonai: e la Brasiliana mi diede appuntamento da li ad un’ora.
Mi preparai ed andai impaziente, potando con me gli ormai inseparabili sandali rossi, tacco 13.
Ivi giunto, la trans, che mi disse chiamarsi Evita, ...