1. Io - Iracconti di un giovane mister


    Data: 05/06/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: mikimark

    ... in bagno come avevamo già fatto io e Ketty. Tutte sporche e piene di sperma di quei ragazzacci.�Fu il suo moroso l'ultimo maschietto ad approfittare delle ragazze troppo ingenue. Dopo aver visto la morosa spompinare per la prima volta un uomo ed accettare da un altro tutto quello sperma che lui non era mai riuscito a spruzzarle in bocca e fargliela ingoiare, cercò di ottenere la stessa cosa dalla quarta ragazza che aveva partecipato al gioco dei pegni. Anche lei, come avevo fatto io si limitò invece a farlo venire segandolo con una mano. Con una sega di pochi secondi il moroso di Viviana spruzzò. In mano della fortunata.�Erica aveva finito il suo racconto. �Ti è piaciuto, vero, sentire la mia avventura e le umiliazioni subite? - mi chiese sorridendo Erica� Ma tu? Ma cuoricino, non hai ancora voluto farmi vedere come ti accarezzi e poi come fai la tua cremina... Era quello che volevo... Devo proprio aiutarti io? Adesso? Qui?�Io non ce la facevo più. Avevo l'uccello duro e già umido. �Ti prego, Erica, fammi venire, io devo assolutamente... Sì, devo sborrare, adesso! Finiscimi!� �Ma io non posso, adesso, qui. Io continuo a guardarti, se ti piace... - mi rispose lei � Sabato sera, con Ketty ti farò impazzire. Potrai chiedermi tutto quello che vorrai. E costringerò anche Ketty ad esaudire tutte le tue voglie. Anche quelle più turpi e difficili da accettare per una donna. Le immagino già...�Mi sussurrava piano piano queste parole e contemporaneamente, dopo aver appoggiato i due ...
    ... fazzolettini di carta sul cruscotto della macchina, iniziò sorridendo ad accarezzarmi con una mano le palle. �Ti piace questo, uomo?� �Oh sì, tanto! � le risposi - Continua, continua così...�Lei rise soddisfatta e continuò a parlare. �Sono sicura che questo uccellaccio sabato ce lo metterai dappertutto...� Poi diventò seria e improvvisamente, ammutolì. Con il pollice e l'indice dell'altra mano mi scappellò, piano, piano. Mi liberò completamente il glande. Emisi un gemito di sollievo. Lei mi guardò la cappella viola e già lucida. �E sono sicura che il tuo sperma ci riempirà dappertutto...� Strinse forte il mio uccello tra le dita e poi lentamente iniziò con le dita il dolcissimo sù e giù di una sega. Aveva deciso di masturbarmi lei. �Va bene, va bene, maschiaccio. Ti faccio venire io. Con una sega. Vedo che ti piace proprio tanto. Ti eccita così tanto sapere che sono una donna sposata e che potresti spruzzare la tua sborra nella macchina di suo marito? Sei proprio un maialino...� E aumentò il ritmo. Voleva farmi venire presto. �Scommetto che ne farai... un litro!�Aveva ragione. Mi irrigidii e subito lei sentì il mio cazzo pulsare. Stavo per sborrare. Lei lo intuiì e con le mani andò alla ricerca vana dei fazzoletti di carta che avrebbero dovuto raccogliere i miei fiotti di sperma. Con la forza presi tra le mie mani la sua testolina e le schiacciai la cappella sulle labbra. Lei subito protestò, quasi urlò. �Cosa vuoi fare? Vuoi sporcare tutto, anche me? Lasciami, non voglio, non ...
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