1. Quattro tori per due vacche (2)


    Data: 13/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... grandi mi agguantano le natiche e me le aprono, mentre un suo dito si intrufola in mezzo solleticando la mia rosellina.
    
    D’improvviso, senza neanche inumidirlo, me lo spinge su per lo sfintere: devo essere talmente aperto e bagnato che la falange mi scivola in corpo con facilità.
    
    “Cazzo! È proprio vero che sei una troia!”, commenta lui, avvertendo il mio stato. Allora unisce un dito dell’altra mano al primo e mi infila dentro anche quello, che non fa fatica a farsi strada. Inizia a stantuffarmi alternatamente e con estrema lentezza, facendo crescere piano piano il mio godimento. Sento il mio respiro farsi sempre più pesante e il cuore pulsarmi in testa.
    
    Continuando a torturarmi il capezzolo e il culo, il poliziotto mi spinge indietro ed entriamo in soggiorno. Arriviamo al divano e mi ci lascia cadere sopra. Mi ribalta e mi sfila i pantaloni, tenendomi le gambe alzate e aperte. Poi, si inginocchia e si tuffa impaziente con la faccia nel mio solco. Comincia a grufolare come un porco nel trogolo, lappandomi il buco a lingua completamente aperta, che poi chiude a punta per penetrarmi. Mentre mi ravana dentro, le sue labbra si attaccano alla parte alta della mia rosellina e succhiano avidamente.
    
    Con sguardo appannato per la libidine, vedo che si porta una mano al cinturone ed estrae lo sfollagente. È lungo, nero e sembra anche molto duro. Che intenzioni avrà?
    
    Lo scopro subito: mi porta l’estremità alle labbra e me lo fa succhiare. “Bagnalo per bene!”, mi ordina. Io ...
    ... obbedisco e lo insalivo più che posso. Poi, se lo riprende, allontana la faccia dal mio culo e mi struscia il bastone tra le chiappe, sfoggiando un sorrisetto sfacciato. D’un tratto, la punta dell’attrezzo spinge contro il mio buco: mi rilasso e mi apro. Lo sfollagente mi entra in corpo e scorre su per il mio budello senza incontrare alcuna resistenza.
    
    È lungo e sembra non finire mai. Si ferma solo quando raggiunge la mia prostata, scatenandomi l’ennesimo brivido, che mi fa reclinare il capo all’indietro e inarcare la schiena. Il poliziotto se ne accorge e ride di nuovo soddisfatto. Quindi, comincia a pistonarmi colpendomi la prostata a ripetizione. Io non posso nascondere il mio piacere e sento il buco aprirsi ancora di più. Nel ventre avverto come uno spasmo e poi del liquido vischioso colarmi tra le chiappe.
    
    “Merda! Stai sbrodolando!”, sbotta lui. “E guarda come fa questo cazzo di culo!”, esclama ancora, notando che il mio anellino pompa l’attrezzo, che lui non smette di muovere avanti e indietro. Tanto che, forse eccitato da quello che ha appena visto, comincia a stantuffarmi con maggior vigore, portandomi inevitabilmente verso l’orgasmo anale.
    
    E infatti, il mio corpo via via si irrigidisce, finché, premendo con i palmi sulla seduta, lo sollevo e spingo forte la testa contro lo schienale. Il lampadario di cristallo che mi pende sul capo sparisce dalla mia visuale, che diventa tutta bianca. Vado in apnea per qualche secondo: mi scuote una violenta contrazione dello ...