1. La troia di mio zio 1 - il sogno diventa realtà


    Data: 07/06/2018, Categorie: Trans Autore: mipiaceilcazzo, Fonte: Annunci69

    ... petto villoso, mentre con la mano accarezzavo il suo cazzone sopra gli slip, feci per chinarmi, con il chiaro intento di gustare il suo cazzone, esclamando “Si lo voglio, voglio il tuo cazzo, voglio essere la tua troia”. Luciano, però, mi bloccò e guardandomi negli occhi mi disse “Sarai accontentata puttana, però se vuoi essere la mia troia dovrai fare tutto quello che voglio, senza discussioni. Sarai la mia schiava, la mia troia, la mia cagna docile e sottomessa. E sappi che sono molto porco e molto esigente”. Ero troppo eccitata e vogliosa per pensare e riflettere, senza esitazioni mi gettai tra le sue braccia sussurandogli “Voglio essere la tua troia, la tua schiava, la tua cagna, sono a tua disposizione, pronta a fare tutto ciò che vuoi, sono tua”. “Allora dimostramelo” mi disse sedendosi in fondo al letto e facendomi capire che voleva che mi inginocchiassi, cosa che ho fatto senza esitazione. “Toglimi i calzini e lecca i piedi al tuo padrone schiava, se sei brava dopo ti faccio gustare il mio cazzone e ti rompo anche il culo”. Presi in mano il suo piede e gli sfilai il calzino, poi iniziai a leccargli la pianta, passando poi la lingua sul collo del piede e sulle dita, poi da consumata schiavetta iniziai a succhiargli le dita del piede. Era la prima volta che facevo una cosa del genere ma solamente l’idea di essere completamente usata e sottomessa da Luciano mi piaceva da impazzire, pensai che avrei fatto davvero di tutto per lui. Presi l’altro piede e sfilai il calzino ...
    ... e feci lo stesso lavoretto, baciavo e leccavo quei piedi con passione e con devozione, succhiavo le dita facendo ampiamente capire cosa desideravo davvero succhiare. “Brava, sei proprio una brava troia sottomessa – mi disse dopo un po’ Luciano – ti sei meritata la ricompensa, vediamo se sei anche una brava pompinara” aggiunse mentre con decisione mi prendeva la testa, portandola tra le sue cosce , spingendola con le mani dietro la mia nuca contro i suoi slip gonfi. L’odore intenso del suo sesso mi faceva impazzire, sentire quel grosso pezzo di carne strofinarsi sulle mie labbra, anche se attraverso la stoffa degli slip, mi fece definitivamente perdere la ragione. Come Luciano mollò la presa sulla mia testa iniziai a baciare e leccargli le cosce, poi lentamente posai le labbra sui suoi slip , disegnando con le labbra e con la lingua il profilo del suo cazzone, dall’asta fino alla cappella. Era davvero lunghissimo e molto largo, un brivido mi percorse la schiena al pensiero che presto quel bastone di carne così grosso l’avrei preso nel culo, ora però volevo prenderlo in bocca e gustare il suo sapore. Gli sfilai gli slip e non riuscì a trattenere un mugolio di piacere quando mi trovai di fronte al viso quel cazzone grosso svettante, con due palle grosse e piene di crema. Lo presi in mano ed iniziai a leccare le palle mentre Luciano mi incitava “Ti piace il mio cazzo troia, fammi vedere che gran pompinara sei, dai prendilo tutto in bocca puttana”. Prima di prendere in bocca quel ...
«1...345...»