1. La troia di mio zio 1 - il sogno diventa realtà


    Data: 07/06/2018, Categorie: Trans Autore: mipiaceilcazzo, Fonte: Annunci69

    ... le chiappe piena di desiderio. Pian piano, però, quasi senza rendermene conto mi appisolai ma, dopo un tempo che non riuscivo a quantificare, fu la voce di Luciano che mi chiamava e mi cercava a svegliarmi. Capì che presto sarebbe venuto in camera e in un attimo indossai i pantaloni della tuta, mi misi anche la giacca mentre lui era ormai in camera. Feci in tempo a sedermi sul letto di spalle alla porta così lui quando entrò non vide nulla, se non me che ero in tuta. Velocemente chiusi davanti la lampo della tuta e mi girai verso di lui dicendogli che mi ero un attimo addormentato. Lui mi disse di seguirlo in camera che mi doveva spiegare un paio di cose prima di andare a farsi la doccia. Mi infilai rapidamente le ciabatte e lo seguì, entrai in camera e lo trovai seduto sul letto che si stava togliendo la tuta da lavoro, poi si alzò e si tolse la maglietta, restando solamente con gli slip bianchi e i calzini. Mi sentivo morire di fronte a quel maschione che tanto desideravo, il suo fisico così imponente e virile, le sue cosce muscolose e pelose, quelli slip bianchi che facevano capire la sua formidabile dotazione sconvolgevano i miei sensi. Avevo bisogno di essere la sua troia ma non riuscivo a fare nulla. Mentre pensavo a tutto ciò vidi Luciano che, in piedi di fronte a me, guardava con un attenzione i miei piedi e in un attimo realizzai che le ciabatte lasciavano intravedere i miei piedi fasciati dalle calze. Non sapevo che fare, lui con un sorrisino compiaciuto mi si ...
    ... avvicino, con un gesto rapido tirò giù la lampo e mi tolse la giacca della tuta esclamando “Ho sempre sospettato che eri una lurida puttanella”. Poi, mentre mi guardava con aria trionfante, mi fece scendere la bretellina della guepiere e mentre mi strizzava il capezzolo , mi disse “Hai proprio l’aria di una troia affamata e vogliosa di cazzo, mi sa che muori dalla voglia di ciucciare un bel cazzone e di farti sbattere e inculare come una cagna”. Con decisione mi fece girare ed iniziò a sfilarmi i pantaloni della tuta mentre mi diceva “Fammi vedere il culo troia”. Ovviamente non opposi resistenza, anzi lo facilitai in modo da restare solamente in intimo, piegandomi un po’ per mostrargli meglio il mio culetto. “Hai proprio un bel culo troia” esclamò accompagnando l’esclamazione con una sonora sculacciata sulle mie chiappe. Poi con un rapido gesto mi tirò verso di se, sempre di spalle, riprendendo a strizzarmi il capezzolo e strusciando i suoi slip gonfi sul mio culetto. Aveva davvero un cazzone notevole, stavo impazzendo dall’eccitazione nel sentirlo premere contro il mio culetto, senza neppure rendermene conto iniziai a muovere lentamente il culetto, non riuscendo a controllare inequivocabili mugolii. “Non l’hai mai preso un cazzo così grosso – mi sussurrava all’orecchio – ti piace il mio cazzone, troia, hai voglia di prenderlo nel culo”. Non potevo (e non volevo) più resistere, prendendolo di sorpresa con uno scatto mi girai, mugolando come una vacca gli leccai un attimo il suo ...
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