1. Lezioni di sesso


    Data: 07/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: golaprofonda

    ... nella neve, la bella ballerina mora era immobile in ginocchio, con la testa sospesa tra le mani degli amici mentre riportava alla luce gli svariati drink consumati.�Devo guidare io � disse sconsolata Clara � l�ho portata con la mia macchina e le altre hanno bevuto troppo per mettersi al volante�. �Uff� Guarda che posso accompagnarti� E dai! Ti devi rovinare la serata perché questa non &egrave capace di stare sobria?��Lascia stare Paolo� Alla fine &egrave stata comunque una bella serata, no?� lo placò facendogli un occhiolino �E poi cosa fai, vieni fino a Mondello per poi tornare a Villanova?�. Lo salutò avvicinandosi e dandogli un bacio vicino alla bocca. Lui sorrise e le accarezzò l�alto culetto. �Ehi!� finse di scandalizzarsi lei mentre si voltava per portare via Camilla.Lui rientrò nella sala. Aveva ancora altri amici all�interno. Ma non li trovava.Percorse la larga sala e le piste da ballo, sballottato come un pacco, finché non si arrese e cercò sollievo al bancone. Lì la musica era poco più bassa, il giusto per non stordirlo completamente. �Un vodka-lemon!�Mentre urlava l�ordinazione al barista, una mano femminile dalle lunghe dita gli prese la spalla. Smalto nero, braccialetti, qualche ruga sottile. Lui si voltò e quasi sobbalzò.�Lanza! Allora sei veramente tu!� Lui fissava la donna sbalordito.�Che c�&egrave, sono troppo vecchia per la disco? Mi sa che sei tu ad essere un po� giovane per venire all�Holland!�. �No�E� che�Non me l�aspettavo di trovarla qui, ...
    ... prof!��Senti � gridò all�orecchio � non sono mica un dinosauro!� Poi si rivolse ad una barista, ridendo per l�alcool che evidentemente circolava già abbondante nel suo sangue: �Un altro di quello che ha preso lui!�, indicando incerta il bicchiere del suo studente. Quest�ultimo si sentiva un uccellino in gabbia. Un uccellino eccitato. Guardava la sua insegnante sporgersi sul piano sporco di cocktail. Era una gatta sinuosa.Era bella di fronte ad una lavagna, così era da cardiopalma. Le lunghe gambe, proiettate senza motivo su dei tacchi vertiginosi, le alzavano i glutei appena oltre il bordo della minigonna. Indossava un vestito corto grigio, di paillettes, che da poco sopra l�ombelico si divideva in due lasciando partire una scollatura da urlo.�Ascolta �gli disse prendendolo da parte � per stamattina�scusami. Io non so cosa mi &egrave preso. Non volevo���Non importa prof���No, davvero � gli urlava appoggiandosi su di lui, frastornata � non volevo� Non volevo! E� che tu sei intelligente, e quando mi hai risposto in quel modo�� Paolo le osservò gli occhi verdi, allungati dietro agli occhiali neri con la montatura spessa, sexy in quel contesto. Quasi si stavano inumidendo.�Io�Scusi, prof!�, �Prof?? Mica sono la tua prof qui dentro, Lanza!��Neanche io sono Lanza� rispose con il solito tono strafottente.�Sì, giusto!� Succhiò dell�alcool dalla cannuccia. Lo guardava con aria maliziosa, mentre lui le osservava le labbra stringersi e compiere quel gesto con calcolata lentezza. �Dicevo� Devi ...
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