STORIE DI CASA UNITA
Data: 08/06/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: domrome, Fonte: RaccontiMilu
Capitolo 1 La sorpresa della suoceraSposato da oltre 8 anni il menàge familiare cominciava naturalmente a perdere colpi. Momenti di caduta del desiderio, momenti di tensione interpersonale, ne riscontrava una fatale frizione latente che portava, la nostra coppia ad avere rapporti sempre più radi che raramente raggiungevano le vette di piacere conosciute lungamente in un passato appena trascorso. Inevitabilmente tale situazione continuava a trascinarsi, inutili film pornografici, indumenti intimi seducenti, falli artificiali, foto spinte e riprese amatoriali.Ci ritenevamo di natura calda ma la consapevolezza di vivere, per vari motivi, lunghi periodi di crisi aveva intaccato anche gli intervalli amorosi più freddi, oltre che più rari.Mia moglie era di natura fedele, anche a causa dell'educazione poco permissiva ricevuta, con un fuoco interno però che, nei momenti gai, lasciava intravedere una natura irrefrenabile ma, purtroppo, sempre trattenuta nei limiti della coppia. Aveva sempre rifiutato di allargare il nostro rapporto; qualcosa nel momento di valicare l'aveva sempre trattenuta.La felice svolta della crisi si ebbe in un periodo in cui ella dovette trasferirsi a casa degli ormai anziani genitori per accudirli a causa di contemporanea malattia. Lavorando per molte ore la sera rimanevo solo nella nostra casa evitando di percorrere quelle poche decine di chilometri che ci separavano, incontrandola li solo per i week-end. Un venerdì sera mi recai finalmente, per pernottare, ...
... nella casa dei suoi genitori trovandoli sulla completa via di guarigione anche se ancora convalescenti a letto. La notte, desiderando interrompere il lungo digiuno mi accostai a mia moglie cominciando naturalmente a stuzzicarla. Pian pianino risalii con la mano lungo il fianco per arrivare a carezzarle le sue grosse mammelle. I piccoli capezzoli, al contatto, si indurirono immediatamente; ella tento di tenermi a bada affermando che la mamma si alzava spesso la notte, vanamente.La mia mano era già scesa sul suo monte di Venere e mentre giocherellava con i peli esercitava una leggera pressione, naturalmente ella si trovò a dischiudere le gambe, il desiderio troppo a lungo represso era evidentemente intenso, e lesto ne approfittai per introdurre un dito al margine del suo frutto riscoprendone il tepore. Titillandole lievemente il clitoride facevo rimbalzare le altre dita all'ingresso della sua passerina sentendola lievemente inturgidirsi. Non ci volle molto perché l'umida voglia si manifestasse ed allora introdussi un dito nella sua calda caverna sentendola immediatamente aderire al corpo estraneo. Cominciò ad inarcare le reni per incontrarsi più a fondo con la mia carezza mentre la sua mano, leggera, era scesa sul mio inguine carezzando leggermente il mio membro che, in verità, non ci mise molto a presentare il saluto alla visitatrice.Continuai a carezzarla lievemente per farle crescere ancora il desiderio e ci aiutammo reciprocamente a liberarci degli indumenti, con la bocca mi ...