STORIE DI CASA UNITA
Data: 08/06/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: domrome, Fonte: RaccontiMilu
... per quegli istanti che mi permisero di intravedere il suo corpo nel gioco di luce esterno alla nostra stanza, coperto da una leggera camicia da notte lasciava intravedere le tette flosce e cadenti ed i confini delle sue grosse cosce; non era certamente una visione arrapante ma ogni misura deve esser presa secondo il metro utilizzato e, chissà perché mi ritrovai a pregustare il desiderio di vederla nuda. Così, mentre mia moglie si era sfilata lasciandomi alla sua vista col cazzo duro e lucido di umori ella, mormorando qualche scusa, accennò a ritirarsi e richiudere la porta. Sveltamente mi alzai dal letto e la chiamai, nel riaffacciarsi il suo sguardo non potette esimersi dal guardare il mio organo eretto, invitandola ad entrare per parlare un po', tanto la festa era bella che rovinata. Confusa rivolse lo sguardo alla figlia che intanto era scivolata sotto il lenzuolo ed io ne approfittai per prenderle una mano e quasi tirandola la feci entrare richiudendo al porta facendola accomodare sul letto. Intanto ne approfittai per un occhiata di intesa con mia moglie la quale rispose con un gesto che chiedeva se fossi scemo o meno. Incurante chiesi a mia suocera perché si fosse alzata e come mai non riusciva a dormire, mentre rispondeva che si era recata in bagno e stava per coricarsi nuovamente non trovai scuse che mi potessero esser utili a sbloccare la situazione e non trovai niente di meglio da dire che, visto che noi eravamo nudi e lei aveva potuto vederci nudi anche lei ...
... avrebbe dovuto spogliarsi per non farci sentire in imbarazzo cosicché avrei potuto finalmente controllare se quanto diceva la figlia era vero cioè che le tette erano uguali e grosse come quelle di sua madre mentre il culo, che ella aveva piccolo, era più grosso ed arrotondato di quello della figlia.La suocera mi guardò quasi sconvolta, poi cercò lo sguardo della figlia, quindi si alzò per andarsene. Non volendo desistere la fermai e comincia a sollevarle la vestaglia. Alle sue naturali resistenze vigliaccamente le intimai di stare zitta perché il marito avrebbe potuto svegliarsi e sentire, non mancai di invitare mia moglie ad aiutarmi. Dopo un attimo di imbarazzo l'idea cominciò a divertirla e venne in mio aiuto. Insieme riuscimmo a sfilare la camicia da notte alla mamma lasciandola solo con le grosse mutande di cotone bianco. La vista di quel corpo sfatto e cadente non fece altro che riaccendere il mio desiderio e cominciai a confrontare le poppe di entrambe che veramente si somigliavano tenuto conto dei trenta anni di differenza. Grandi, enormi anzi, simili per attaccatura, per forma, per dimensioni, per capezzoli, differivano per elasticità e solidità peraltro aleatoria già in quelle di mia moglie. Non ricordo cosa dissi ma distintamente ricordo che andai con una mano verso la fica di mia moglie mentre l'altra si introdusse sotto le mutande della suocera a cercare ulteriori similitudini fra loro.Colsi di sorpresa la vecchia, così quando serrò le gambe la mia mano era già ...