Gulfora
Data: 08/06/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: Caliban
... ad altissimi zampilli del suo stesso sangue.Gli altri due uomini, con la mente ancora offuscata dal piacere e dalla stanchezza restarono sbigottiti e reagirono con troppo, colpevole ritardo.Lei si voltò rapida in ginocchio, e le mani, dalle cui dita erano spuntati neri artigli acuminati, guizzarono verso le loro gole fendendole con un unico, elegante ed agile movimento, annegando nel sangue le loro tardive grida, che si spensero in un gorgoglio orribile mentre scivolavano a terra come pupazzi cui il burattinaio ha appena tagliato i fili con un colpo di forbice.L'ultima cosa che rimase impresso nei loro occhi sconvolti fu un volto diabolico, gocciolante sangue, con occhi rossi terribili e un feroce e raccapricciante sorriso.Infine la donna si alzò in piedi e lo guardò.Valentin era atterrito, non era stato capace di muovere un solo muscolo, un attimo prima aveva visto i suoi compagni indulgere nell'estasi, ora due erano indiuscutibilmente morti, e il comandante era raggomitolato in un lago di sangue, e i suoi lamenti si facevano ogni istante più deboli, e quell'essere, quella che gli era sembrata una fata volata fuori da una delle sue fiabe preferite, stava lentamente venendo verso di lui, mutando completamente.Si fermò a poco più di quattro passi di distanza, nuda e coperta di schizzi di sangue, ma sempre bellissima, anche se la sua pelle ora era notevolmente più scura, color dell'ambra, i suoi capelli erano divenuti più neri del giaietto, quasi tendenti al blu, e corti, in ...
... sottili punte dritte che si sollevavano all'indietro, gli orecchi erano appuntiti, le labbra atteggiate in un sottile sorriso, i denti tornati misteriosamente piccoli e bianchissimi che contrastavano ancora più meravigliosamente sulla pelle ora abbronzata, e infine gli occhi, grandi e rossi che sembravano scavare nella sua anima come due spade.Lei lo guardò curiosa, la sua natura permeata dal caos le stava suggerendo molti diverse soluzioni riguardo a quello splendido giovane esemplare di maschio umano, certo avrebbe potuto sedurlo, già ora stava lentamente soggiacendo al potere dei suoi occhi ipnotici, poteva persino lasciarlo fuggire, senza dubbio i suoi racconti avrebbero accresciuto la sua fama e leggenda, e senza dubbio avrebbe passato il resto della sua vita sognandola, svegliandosi ogni notte in preda ad incubi con lei come protagonista, e poteva nutrirsi di lui, anche se ora dopo aver consumato tre uomini la sua sete di piacere e energia vitale era momentaneamente placata.Valentin restava ancora immobile, come paralizzato, non riusciva a distogliere lo sguardo da quegli occhi rossi che parevano divorarlo, la vide avvicinarsi senza riuscire a fare null'altro che guardare, poi vide il lieve inarcarsi curioso delle sue sopracciglia, intuì che stava pensando, vide un lieve sorriso farsi largo sulle labbra, così lucenti e desiderabili.Fu in quel momento che, con un barlume di coscienza si rese conto di essere bagnato, un impeto di vergogna, di rabbia e odio per se stesso, ...