1. Tutta colpa della paura 2- si torna a casa


    Data: 08/06/2018, Categorie: Lesbo Autore: skizzoinfoiato, Fonte: Annunci69

    ... uomo al fianco...
    
    ma al momento mi sento incapace di perderti!”, disse tornando a fissare il paesaggio che veloce scorreva come le nostre vite al momento della scossa.
    
    Era il mio turno pensai “ Carlotta... tesoro... , sul lavoro si lavora, ho una famiglia ma ciò che c'è stato non era falso, sono stata me stessa, vera, come le tue mutandine che indosso!”
    
    “Sono etero anche io, non so cosa sia successo in quella camera, ma è successo perché ho desiderato quanto te succedesse, non lo rinnego. Ho goduto in un modo unico, … se ripenso a come mi baciavi, mi toccavi, mi eccito. Non voglio che finisca …. ma lontano dal lavoro non voglio che in studio capiscano che ricambio i tuoi sentimenti!”
    
    Carlotta mi guardò con i suoi occhioni luccicanti di lacrime di gioia e un misto di incredulità.
    
    “vuoi sapere quanto ti desidero? Tieni questa ne è la prova!” Con un gesto veloce afferrai gli slip, e alzato il culo li portai fino alle caviglie, alzando un piede portai l'indumento all'altezza della sua faccia, nel mentre allargai le gambe perché notasse le grandi labbra umide degli umori che colavano.
    
    Lesta prese quel triangolo di stoffa e lo portò al naso annusando il mio piacere. Parlammo ancora un po' di cosa avevamo provato e di come era stato per entrambe fare sesso con una donna. Il parlarne aumentò l'eccitazione, Carlotta si alzò e uscì da quel mini salotto.
    
    “Dove vai?” chiesi.
    
    Non rispose mi sorrise mordendosi il labbro inferiore e si allontanò. Passò poco meno ...
    ... di un minuto che il mio cellulare mi avvisò di un messaggio in arrivo.
    
    – ti aspetto.... porta a destra... bussa una volta
    
    Non capii dove fosse andata, mi alzai andando a cercare di capire dove fosse, sapevo quale direzione avesse preso quindi...
    
    Arrivai a pochi metri dalla fine carrozza, la prima di due di prima classe, la mia attenzione fu catturata da un segnale luminoso... quello del bagno che segnava occupato a sn, libero a dx.
    
    Accelerai per quanto possibile il passo arrivai difronte al bagno di dx poco prima di un altro passeggero, facendo finta di sbilanciarmi feci in modo di bussare alla porta, che si aprì lasciandomi il permesso di entrare.
    
    Entrai dando le spalle all'interno per assicurarmi che nessuno vedesse che non era vuoto, Mi prese per un braccio tirandomi dentro, feci appena in tempo a chiudere la porta e girarne il chiavistello che fui girata fronte a lei.
    
    Quella ragazza aveva la capacità di sorprendermi, la trovai vestita solo di autoreggenti e scarpe, gli abiti ben piegati nel lavandino.
    
    Chi ha avuto modo di viaggiare in prima classe sa che i bagni non sono come quelli di seconda, infatti sempre lindi e profumati, spaziosi più del doppio, sono davvero comodi.
    
    Non mi ero ancora ripresa dall'emozione che mi afferrò con le mani il viso per baciarmi con un vigore e trasporto senza eguali, quasi mi tolse il respiro.
    
    Risposi a quel bacio che pian piano perse l'irruenza per trovare quella dolcezza propria dell'esser donna.
    
    Tremavo ...